Quanto ci piace flagellarci o rotolarci nel fango!!!
Sollevati gli occhi da un dolore ancestrale, li ho riaperti al mondo che mi circonda e osservo un cimitero di nefaste notizie che si rincorrono verso il precipizio del sempre peggio.
Non c’è niente da fare: adoriamo flagellarci come in sempiterno venerdì santo, nel migliore dei casi; adoriamo rotolarci nel fango, nel peggiore dei casi.
Ne consegue che a noi italiani, nella maggioranza dei casi, piace quasi esclusivamente il pettegolezzo, il linciaggio, l’attacco alla persona e non all’ idea; adoriamo sguazzare nelle notizie che colpiscono affetti e sentimenti, fregandocene delle pene che vengono, così, afflitte ai malcapitati. Siamo pronti ad aggredire il politico di turno, purché della parte opposta alla nostra, perché supposto corrotto o infedele, trasferendo su di lui tutte le nostre magagne, le nostre incertezze, le nostre insicurezze e, soprattutto, le nostre tante inadempienze verso la società.
Succede così che, su stampa, social, tv e i tanti nuovi mezzi di comunicazione, vengano enfatizzate le sensazioni e le aggressioni tipo “dagli all’untore”, mentre, preferendo procedere per battute da cabaret, vengono nascosti i fatti, le soluzioni e, soprattutto, le idee, le vere idee, i veri approfonditi pensieri.
Enzo C. Delli Quadri
di dritto e di rovescio 