Non c’è niente da fare: Gianni Cuperlo è irrecuperabile, senza speranza! Deve aver nostalgia di Roberto Speranza, perché come quest’ultimo ha la fissazione del segretario del PD, Matteo Renzi.
Sta con un piede dentro e un piede fuori, ma sempre con lo stesso piglio di ammonitore: “Resto nel PD perché il Pd deve cambiare e Renzi deve rendersi conto che sta sbagliando tutto.” Questo è il suo mantra da due anni a questa parte, sia che parli all’interno del suo partito, cosa legittima, auspicabile sempre e stimabile, sia che parli ai giornali, in Tv o scriva sui social, cosa accettabile in fase congressuale, inaccettabile se perpetuata senza soluzione di continuità sia prima sia durante e sia dopo la fase congressuale.
Mai una volta che l’abbia sentito esprimersi, con pari durezza, contro i veri avversari del suo partito, pur cosciente che il popolo di centrosinistra vorrebbe sentir dire qualcosa contro le politiche proposte da M5S o dal centrodestra e, viceversa, non vuole sentire, fuor dagli organi di partito, queste continue lamentele, utili sono a favorire un clima di rigetto della politica.
A meno che, il nostro Gianni, non sia uno stupido oppure un perdente che non sa perdere, o peggio ancora, un infiltrato nella sinistra perché questa deragli. Io propendo per la seconda ipotesi. Al pari di D’Alema, Bersani, Rossi, Gotor e Speranza non accetta che la base del PD abbia scelto Renzi e non lui o uno dei suoi amici.
E resta imperterrito a ricoprire il ruolo di semaforo giallo, senza… Speranza che diventi Rosso o Verde: una mina vagante che andrebbe neutralizzata, lasciandolo a mollo nel suo brodo d’incultura democratica.
Enzo C. Delli Quadri