Il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato una mozione in cui si chiede l’istituzione di una “giornata della memoria” per ricordare l’uccisione di civili di cui si rese responsabile l’esercito italiano negli anni della repressione del brigantaggio (Corriere della Sera del 9.8.2017).

Lascia perplessi il fatto che la data scelta per questa giornata sia quella del 13 febbraio che riporta al 13 febbraio 1861, giorno della fine del Regno delle Due Sicilia. La perplessità nasce perché, con detta scelta, si vorrebbe far credere o si tenta di far credere che Il Sud dell’Italia sia stato semplicemente colonizzato dal Nord. Con la conseguente drammatica ipotesi che tutti i mali del Mezzogiorno risalirebbero proprio a questa colonizzazione.

Ma non è così: tutti gli storici hanno confutato, questa ipotesi, accertando, viceversa che, senza l’intervento del Nord, il Sud sarebbe scivolato nel quadro sconsolato del quarto mondo.

Basti ricordare, guardando a quegli anni, che il tasso di alfabetizzazione del Nord era del 60%; al Sud, a malapena raggiungeva il 20%. Oppure, ricordare che mentre al Nord si preoccupavano di industrializzare il territorio, al Sud si preoccupavano di difendere il diritto al latifondo.

Comunque, è sufficiente sfogliare i libri di storici anche meridionali, per scoprire la scarsa fondatezza delle tesi di questo meridionalismo antirisorgimentale.

Se poi si guarda ai giorni d’oggi, si scopre, tragicamente, che al Sud continuano a sopravvivere i fenomeni di Camorra, Mafia e Ndrangheta e continuano a sopravvivere sistemi di clientelismo deprecabile e di comportamenti asociali: al nord i volontari sono tali e intervengono a difendere il loro territorio senza alcun compenso (vedi pompieri dell’Alto Adige); al Sud, si offrono volontari, a pagamento, per poter spegnere incendi da loro appiccati. È un esempio estremo, ma ciascuno di noi ne ha a sufficienza, di questi esempi, per trovare l’iniziativa del Consiglio Regionale della Puglia come un escamotage per deresponsabilizzarsi e continuare quella pratica inaccettabile del vittimismo patetico e ridicolo.

Lo dico da meridionale.

Enzo C. Delli Quadri