Si vanno affermando due estremismi che daranno i frutti della disgregazione dell’Italia.


 

La brasiliana e la Slovacca. No, non si tratta di donne. Semplicemente, qui, si tratta di questioni economiche e sociali riguardanti l’Italia.

La via brasiliana è la strada intrapresa nel 2010 dal Brasile e dal Cile, basata su orgoglio e assunzione di responsabilità e rischi. Essa fa piazza pulita del piagnisteo improduttivo di altri paesi dell’America Latina i quali, addossando agli USA tutti il mali di questo mondo, si autoassolvono e perpetuano il sottosviluppo dei propri territori. Il Brasile e il Cile si sono incamminate, da tempo, su un percorso di sviluppo.

La via slovacca, invece, è la strada che gli Slovacchi intrapresero, circa un ventennio fa, contro i Cechi, con i quali condividevano la Cecoslovacchia. Gli slovacchi, residenti nella parte più povera della nazione cecoslovacca, tirarono la corda, pretendendo dai cechi più risorse economiche e maggiori attenzioni del dovuto. La corda si ruppe e fu secessione, con queste conseguenze: Repubblica Ceca, da una parte, con una economia buona e in sviluppo e la Slovacchia, dall’altra, che arranca per essere al passo della nazione sorella.

I risultati delle ultime elezioni dicono chiaramente che l’Italia è, oggi, spaccata in due: da una parte, c’è l’Italia capitalistica e liberista; in questa parte d’Italia fanno breccia i partiti di centro-destradall’altra, c’è un’Italia “democristianamente assistibile ” che pensa al posto e al reddito di cittadinanza; in questa parte d’Italia fanno breccia i nuovi elemosinieri dal giovane volto di Di Maio e Di Battista: comunque la si prenda si vanno affermando due estremismi che daranno i frutti della disgregazione dell’Italia.

Enormi trasferimenti di risorse pubbliche che potrebbero creare le condizioni per uno sviluppo economico auto sostenuto, serviranno per alimentare enormi circuiti meridionali improduttivi con conseguente dilatazione dell’intermediazione politica, l’ingrossamento e l’ingrassamento della classe politico-burocratica, il parassitismo e, come mi piace dire, l’addomesticamento delle coscienze, anche dei più forti. E tanti saluti alla via brasiliana basata, come detto, su assunzione di responsabilità e rischi e cessazione di rivendicazioni lamentose nei confronti del NORD.

Insistendo sulle via slovacca, il risultato non potrà che essere la spaccatura tra NORD e SUD. Arriveremo al paradosso: Il M5S dà una mano alla Lega per ottenere, senza colpo ferire, quello che, da sempre, ha auspicato, nel profondo.

Enzo Carmine Delli Quadri


Già nel luglio 2010 scrivevo di questi argomenti a proposito della Regione Molise. Dopo le ultime elezioni del 4 marzo, essi si attagliano, purtroppo, all’intera nostra penisola