Percezioni fortemente errate stanno sabotando l’Italia.
di Enzo C. Delli Quadri
In questi giorni degli anni di grazia 2017/18, risulta indigesta l’ignoranza che si ha dei dati reali a base del fenomeno sovranista -nazionalista; cavalcata opportunamente, ha messo le ali a mezza Italia e a mezza Europa: trattasi dell’ignoranza che fa parlare di “invasione di migranti”, per lo più islamici e di “aggressione all’identità italiana”.
Matteo Salvini il ministro della paura, e con lui tanti cialtroni in giro per l’Europa, evocano continuamente paradigmi culturali profondi, pericolosi e indubbiamente connessi ai fantasmi del nazionalismo:
“I migranti sono un costo”, “portano via il lavoro agli italiani”, “delinquono più degli italiani”, “aiutarli impedisce di aiutare gli italiani poveri”, in definitiva “L’immigrazione è invasione, è pulizia etnica al contrario”, “i migranti distruggono la nostra cultura e sono una minaccia per la nostra identità nazionale” (settembre 2016 e mesi seguenti)”.
Ebbene, istituti internazionali come l’IPSOA o italiani come il Cattaneo hanno dimostrato che questa invasione non esiste né esisterà mai. I dati reali sono lontani anni luce da quelli percepiti, come verificabile da questa tabella con dati desunti dalle ricerche suddette.
Quanto all’ identità italiana, va detto che anche qui la realtà è ben diversa da una percezione immaginifica: non esiste una identità italiana.
Si prendano a riferimento alcuni argomenti.
Il primo: la Costituzione Italiana. L’articolo 9 mette in strettissima connessione “lo sviluppo della cultura e la ricerca” e la tutela del “paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”. E’ di tutta evidenza che la parola nazione può essere messa in relazione con la conoscenza, non certamente col sangue o la stirpe, la fede religiosa o la lingua. A questo aggiungasi che, all’articolo 10, la nostra Costituzione prevede un’Italia che accolga “lo straniero al quale sia impedito l’effettivo esercizio dei diritti derivanti da libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana”.
Inoltre, tutti sanno che l’Italia è la nazione più multietnica (in termini spregiativi, si usa il termine bastarda) tra le nazioni europee, frutto di infinite fusioni che lasciano traccia in ogni tradizione e manifestazione culturale e nessuno può negare che, nel futuro, stante la nostra denatalità, l’Italia sarà ancor più multietnica e dunque multiculturale. Lo è sempre stata e non potrà che continuare a esserlo. In questo, è sorprendente la posizione della Lega che ha negato, per decenni, l’identità italiana, rintanandosi in quella padana e, ora, solo per opportunismo politico rompe gli argini e abbraccia tutto il territorio italiano, da Aosta a Pantelleria.
Se, poi, si esaminano i vari settori della cultura italiana, si ha la conferma che non esiste una cultura italiana ma esistono tante culture locali italiane, sia nell’arte come nell’artigianato, sia nella pittura come nella scultura, sia nella letteratura come nella cucina.
Infine la religione: i secoli XIX e XX sono serviti per definirci cattolici, vale a dire “universali”, contrapponendo le ragioni del Vangelo a quelle delle Nazioni. Per il Vangelo non esistono gli italiani e gli altri, ma previlegiati e diseredati . Anche qui, fa sorridere il comportamento di Matteo Salvini che, dimostrando disonestà intellettuale, dapprima giura sulla Bibbia con la Corona in mano e il Crocifisso in petto, poi disprezza il Vangelo, parlando di “italiani” prima e “altri” dopo.
In definitiva:
- Non esiste invasione di islamici
- e non esiste il problema dell’identità italiana: L’Italia è una Nazione cattolica, multietnica e multiculturale, frutto di interrelazioni, fusioni e aggregazioni/disaggregazioni protrattesi per secoli.
Sic stantibus rebus- politca italiana- la “disaggregazione” diventa sempre più imposta e percepita …e non certo a causa dei migranti…
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