Chiude Italia Sicura

di Enzo C. Delli Quadri 

Nel 2014 furono censite 9.397 scuole italiane nelle quali non era sicuro insegnare. Nacque allora, per iniziativa del governo Renzi, Italia Sicura, la struttura di missione contro il dissesto Idrogeologico, per lo sviluppo delle infrastrutture idriche e per la riqualificazione dell’Edilizia scolastica.

Il suo scopo era obbligare a fare e decidere insieme ben 14 organismi dello Stato:il Ministero dell’Ambiente e il Ministero  delle Infrastrutture e il Ministero dell’Economia e la ragioneria Generale e il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’Agricoltura e la Protezione Civile e l’Ispra e l’Istat e il Cnr e le Regioni e l’Anci dei Comuni, quindi 14 istituzioni che fino ad allora operavano ciascuno per conto loro, ciascuno con i propri strumenti, ciascuno con le proprie risorse finanziarie, con tanta spesa in più e risultati poco esaltanti, se è vero, come detto, che molte scuole crollavano a pezzi.

Nel suo piccolo, Italia Sicura ha davvero riparato 1.445 scuole pur dovendosi scontrare con le prerogative di comitati di quartiere e mestiere e di consigli comunali e regionali e di sindaci e assessori e di capi gabinetto e sottosegretari e di funzionari e ingegneri e burocrati e impiegati e, la cosa più difficile e complicata,  con gli appetiti delle aziende di appalto e le problematiche degli appalti stessi.

Ebbene: nel Consiglio dei Ministri del 2 luglio scorso, con un decreto legge, il Governo del cambiamento oltre ad approvare il cosiddetto decreto dignità, ha dato il via libera al riordino di quattro ministeri (Beni e delle attività culturali e del turismo, Politiche agricole alimentari e forestali, Ambiente e tutela del territorio e del mare, Famiglia e disabilità), redistribuendo le competenze su alcuni temi chiave quali l’antisismica, il dissesto idrogeologico e l’edilizia scolastica

In sostanza: il 2 luglio scorsoil Governo del Cambiamento ha cancellato Italia Sicura.

Motivazione?

  1. Non funzionava, a detta dei comitati di quartiere e mestiere e di consigli comunali e regionali e di sindaci e assessori e di capi gabinetto e sottosegretari e di funzionari e ingegneri e burocrati e impiegati e aziende di appalto che, nel 2014, si erano visti togliere l’osso dalla bocca;
  2. Era un’ idea di Renzi e, come tale, poteva mai essere giusta e corretta?

In Italia siamo bravi a farci del male da soli. Quanti Tafazzi in giro!!! E quanti nuovi profittatori visto che tornano in campo ben 14 organismi per un unico scopo: la salvaguardia dei propri privilegi.