di Enzo C. Delli Quadri
Che tristezza e sconforto leggere sui socials frasi del genere:
“La Diciotti andava lasciata in mare per sempre”. La Diciotti è una nave italiana che portava in salvo oltre 100 eritrei fuggiti dalla guerra tra Etiopia ed Eritrea che solo in questi giorni è cessata
“Siamo invasi e diventeremo tutti mussulmani”. Questa frase viene inculcata nei giovani da chi vuol seminare paura e ottenere consenso politico; il risultato è che gli italiani pensano che gli immigrati africani siano il 30% della popolazione e siano tutti islamici!! In effetti sono poco più dell’1,5% e, anche con i governi più permissivi e accoglienti, la percentuale salirebbe di poco.
“Diventeremo tutti meticci – nati da mescolanze di etnie”. Gli italiani non sanno o rifiutano di voler sapere che, per millenni, gli italiani si sono formati, molto più di altri popoli e Paesi europei, attraverso continue mescolanze di popolazioni e culture provenienti da molte aree del mondo, assieme ad alcune popolazioni locali delle diverse regioni d’Italia: fenici, greci, etruschi, celti, latini, romani, siculi e sicani, sardi, veneti, e poi longobardi, arabi, normanni, slavi, ebrei, borboni, savoia e molti altri che hanno in parte combattuto e poi convissuto e si sono mescolati per almeno 3500 anni, da oltre il 1500 a.c. fino all’Unità d’Italia del 1861. Il nostro è quindi storicamente un Paese di veri “meticci”, “multietnico”, “multiculturale”, arricchitosi e non impoveritosi.
“Quelli che appartengono a razze e culture diverse non devono vivere assieme a noi. Ci vuole L’apartheid (in italiano, letteralmente “separazione”, “partizione”). Questo significa solo e soltanto armare gli animi e prepararsi a una guerra sicuramente perdente, in tutti i sensi.
«Gli immigrati tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie». I cristiani sanno che Gesù frequentava cammelli e deserto. Sanno anche che siamo tutti immigrati da quando Adamo ed Eva han dovuto lasciare il Paradiso.
“Siamo il Paese europeo con più immigrati”. Questa valutazione, riferita al rapporto tra numero di migranti e popolazione complessiva è falsa, perché siamo dietro a Svizzera, Austria, Irlanda, Germania, Spagna, Svezia, Francia e Grecia.
“Gli immigrati sono quasi tutti delinquenti”. Secondo i dati dell’ultimo quinquennio, nelle carceri italiane è detenuto un numero di persone compreso tra 55 mila e 60mila, di cui grossomodo 20mila sono stranieri. La percentuale di carcerati stranieri è del 32%-34%, contro una presenza nella popolazione complessiva di poco superiore all’8%. Dunque sì, in carcere ci sono – in proporzione – più stranieri che italiani, ma se si guarda agli stranieri con regolare permesso di soggiorno, quel 32% scende al 3% molto, molto meno degli italiani il che sta asignificare che in galera finiscono immigrati con misure preventive che non toccano gli italiani.
“Gli immigrati portano malattie”. Una vera bufala. Nel corso degli ultimi anni sono state molte le patologie che, in qualche modo, si è tentato di associare all’arrivo dei migranti. Per esempio la malaria, poiché la trasmissione avviene attraverso una zanzara del genere Anopheles; gli scienziati, però, ritengono più probabile che l’attraversamento del Mediterraneo da parte di questo insetto avvenga a bordo di un aereo piuttosto che di un barcone. Ossia, il dito andrebbe puntato contro il flusso intercontinentale degli aerei, la loro manutenzione e pulizia, più che contro i migranti.
“la Costituzione è stata scritta da quattro deficienti e andrebbe tutta rivista”. E’ sorprendente perché questi giudizi vengono dalle stesse aree che l’hanno difesa a spada tratta per decenni. Ancora nel 2016, nel referendum consultivo per una piccola riforma costituzionale, il popolo si sollevò al grido: “questa è la Costituzione più bella del mondo!!! Non si tocca!!!.
In questo guazzabuglio di bestialità non può che emergere la figura fasulla del Capitano senza macchia (!?!?!?) e senza paura, dalla voce roboante e dalle proposte muscolari.