Quando uscirono vittoriosi al governo dissi che aveva vinto l’incompetenza gialla e l’arroganza verde. A sei mesi aggiungo che ha vinto anche la truffa elettorale: La legge Fornero sulle pensioni sarà a mala pena ritoccata (altro che eliminata); il reddito di cittadinanza sarà un Reddito di inclusione, del precedente governo, allargato MA LORO CONTINUERANNO A DIRE e propagandare che hanno mantenuto le promesse (qui la truffa elettorale).
Il loro confronto con L’Europa non ha dato alcun risultato (ridicolo scrivere che il 2,4% viene ridotto al 2,04% per indurre gli ingenui a pensare che sia più o meno la stessa cosa (invece ballano 7 miliardi). Ancor più ridicolo è leggere che, dopo anni in cui hanno promesso di eliminare la Fornero e di attivare il reddito di cittadinanza, stiano ancora lì a far di conto per sapere quanto effettivamente costi la manovra, chi saranno gli interessati e quando la manovra partirà. Vi rendete conto…. stanno ancora a far di conto e si inventano il fatto che i conti fatti fino a pochi giorni fa erano sbagliati.
Uno smacco per i leader — Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giuseppe Conte — che hanno ripetuto fino allo sfinimento che non si sarebbero mossi di «un millimetro» dalla ridotta del 2,4 per cento.
Il cattivo Renzi o il molliccio Gentiloni avrebbero ottenuto di più senza la gran casciara che, con lo spread portato a 300, è già costato allo stato un miliardo di interessi da pagare sui titoli di stato.
Incompetenti, arroganti e bugiardi (mi delude un professore come Conte che sta interpretando il ruolo di affabulatore mentitore).
Mi delude anche la stampa che continua a parlar di manovra del Governo e delle due gambe su cui malamente si regge: quota 100 per le pensioni e reddito di cittadinanza. Parlano di quel che malamente c’è e distolgono l’attenzione da quel che nella manovra non c’è e dovrebbe esserci: giovani, scuola, università, ricerca, donne, infrastrutture, argomenti che traguardano il futuro. Ci si ferma al presente e ci si mette una brutta pezza.