Dopo un po’ di ore passate infinocchiare l’elettorale e a voler dimostrare l’impossibile – il suo decreto salva Carige sarebbe diverso, invece è identico e preciso al salva MPS (Monte dei Paschi di Siena) di piddiana memoria – Di Maio, in questo appoggiato da Gorgetti e altri deputati della Lega e del M5S, ha svelato il suo vero intento: nazionalizzare con i nostri soldi la Banca Carige per poi gestirla a modo suo, a suo giudizio e a suo democristiano comandamento.
Lo dice senza peli sulla lingua con le solite parole ad effetto, buone per i gonzi e non per chi sa cosa succede quando la politica mette le mani su una banca e decide chi ha diritto e chi no ad essere finanziato. Sentitelo: “Se lo Stato dovesse ricapitalizzare Carige lo farà per diventarne il proprietario e ….. la cominciamo a usare per dare crediti alle imprese in difficoltà, alle piccole e medie imprese, per migliorare i mutui alle famiglie, per aiutare di più i giovani a diventare indipendenti, ad andare via di casa grazie a una banca che comincia a fare la banca d’investimento dello Stato”. Dimentica di dirci quali imprese saranno favorite, quali giovani, quali famiglie se non quelle di suo gradimento, a meno che pensi che gli italiani siano dei gonzi pronti a bersi le sue parole.
In effetti, sarebbe un vero e proprio esproprio, con i soldi nostri a favore di una forza politica, sarebbe peronismo bancario a spese dei contribuenti, dimenticando che lo Stato padrone non ha mai funzionato nel corso di questi anni, se non per coltivare fasullo consenso politico.
La dimostrazione di quanto vado affermando sta nel fatto che il M5S sparò a palle incatenate contro l’identico provvedimento che il governo Gentiloni assunse nei confronti del Monte dei Paschi di Siena e nella convinzione che se il Pd fosse al governo e decidesse la nazionalizzazione della Carige, il M5S sarebbe chiaramente contrario.
Il Pd sbagliò? Di Maio persiste nell’errore, alla faccia del Governo del Cambiamento.
Enzo C. Delli Quadri
Salvataggio Carige, Padoan: “Se Di Maio fosse all’opposizione sarebbe contrario. Su conflitto d’interessi di Conte chiederemo chiarimenti”
“Se Di Maio fosse all’opposizione sarebbe contrario al decreto su Carige”: così Pier Carlo Padoan, deputato PD ed ex ministro dell’economia, a Circo Massimo, su Radio Capital. “È una misura che copia la nostra su MPS e alcune banche venete”, commenta ancora Padoan. E sul presunto conflitto d’interessi del premier Conte, dice: “Ci sarà un’interrogazione del gruppo parlamentare del PD, vedremo come reagiranno le persone coinvolte”.
Carige, Giannini: “Il peronismo bancario a spese dei contribuenti”
“Dopo aver provato per due giorni a dimostrare che il decreto per il salvataggio di Carige non è uguale a quello varato dal governo Gentiloni ai tempi del salvataggio di Mps, il governo gialloverde getta la maschera e riconosce che quell’operazione è a tutti gli effetti una statalizzazione. Un vero e proprio esproprio, ma lo Stato padrone non ha funzionato nel corso di questi anni, rievocare quello scenario come rimedio non serve a nulla”.