Il Governo Italiano insiste con le offese; I francesi dalle parole stanno passando ai fatti.
Anni fa, forse il 1975, al Festival di Spoleto, ci fu una rappresentazione satirico-ironica del nostro risorgimento (chiedo scusa se non ricordo il nome). La scena principale dello spettacolo verteva sulla guerra che era in corso tra italiani e austriaci: gli italiani, che fossero piemontesi o lombardi o napoletano o siciliani si scontravano con i nemici a suon di male parole: “scimmunito” “figlie e ‘drocchia” “belin” “masapioc” “tarloch” “balengu” “fulatrun” “die e strunze”. Da parte loro, gli austriaci rispondevano a pallettoni o fucilate o cannonate. Potete immaginare la scena e chi rimaneva secco.
Questa scena mi viene in mente ascoltando le assurde contrapposizioni che hanno portato a uno scontro senza pari tra Italiani e Francesi e, più in particolare, tra i Governi dei due paesi.
Inizialmente, da entrambe le parti, si combatteva solo con le parole.Da parte italiana: “un Ipocrita all’Eliseo” “Emmanuel il cinico” “Signorino educato che eccede in champagne” “Emmanuel arrogante” e via di questo passo.Da parte francese: “nuovi governanti bugiardi” “piccoli mussolini crescono” “vomitevoli” lebbrosi”
Oggi siamo arrivati al punto in cui gli Italiani continuano con le parole offensive ( Francia affamatrice dell’Africa; Governo Francese contro il suo popolo) ecc… ecc.. Da parte francese, invece, cominciano a sparare: L’Air France sembra non essere più interessata al salvataggio dell’Alitalia. La Fincantieri avrebbe dovuto gestire il 51% dei cantieri navali francesi di Stx, a seguito di un accordo tra Macron e Gentiloni ma il Governo Francese sta mettendo in discussione questo accordo lasciando Fincantieri in stand-bay.
La punta della lingua è rivolta verso la Francia; quella della spada contro l’Italia.