Sta facilitando il lavoro di Salvini al grido di Boia chi molla

Dopo un paio di giorni di riflessioni, il capo politico del M5S si è appalesato con una sua chiara e inequivocabile dichiarazione: “C’è chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il Governo. Questo finché ci sarò io non avverrà. I nostri iscritti hanno votato il contratto di Governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo Governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei”.Evidente l’intenzione di Di Maio di non mollare, sulla scia del famoso “Boia chi molla”, slogan lanciato tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta dai militanti del FUAN (l’organizzazione universitaria del Movimento Sociale Italiano). Sa benissimo Di Maio che, se molla Salvini, la sua storia politica è finita, fatta a pezzi all’interno del suo stesso Movimento. E chi se ne frega se il Movimento viene, in questo modo, portato a fondo. A chi segue attentamente le evoluzioni del Capo Politico del M5S non sarà sfuggito la scarnificazione lenta ma inesorabile dei punti fondanti del Movimento.

  • Onestà , onestà, onestà” diventato un fantasma sul lato intellettuale perché si continuano a raccontare sciocchezze se non addirittura bugie e farfanterie (scie chimiche, rettiliani, terrapiattisti, microchip sottopelle, franco francese stampato in Francia ecc..)
  • Tutti a casa”, diventato una barzelletta visto che governa con l’alleato che più lontano dai suoi ideali non può essere
  • Uno vale uno”, è stato distrutto dal momento che pochi capetti decidono per altri, chiamati solo a spingere un bottone
  • Siete circondati”, diventato ridicolo ora che il Movimento è dentro il cerchio.

Proseguendo su questa strada, si sta per uccidere un altro punto cardinale del movimento: tutti i cittadini, soprattutto i governanti, sono uguali davanti alla Legge!! Macché……. Salvini è al di sopra della Legge. Questa (norma costituzionale) dice che una persona, sul suolo italiano, che sia italiana o straniera,  può essere bloccata solo su disposizione della magistratura. Salvini lo ha fatto da ministro e non da magistrato. Ma questo sta per non essere più vero per il M5S, perché Di Maio deve continuare a governare.

Di Maio dice di aver dato la parola agli italiani che il governo durerà. A vantaggio di chi? Del suo elettorato, non di certo, visto la piega che sta prendendo la politica italiana dominata da Salvini.