Il ponte della Carità, a Venezia, venne realizzato e aperto al pubblico, a pedaggio, il 20 novembre 1854. Il nome derivava dal vicino complesso della Carità che comprende Convento, Chiesa di Santa Maria della Carità e Scuola Grande della Carità, in seguito sconsacrati e diventati poi sede dell’Accademia di Belle Arti.
Dopo alcuni anni, il ponte iniziò a presentare problemi statici e nel periodo fascista presentava ormai preoccupanti segni di corrosione. Nell’attesa della costruzione di un nuovo ponte in pietra, venne costruito in soli 37 giorni un ponte provvisorio in legno, l’attuale Ponte dell’Accademia: Venne aperto al pubblico il 15 febbraio 1933 e non è mai più stato sostituito. Son passati ben 86 anni.
Questo è un esempio emblematico di quel che accade normalmente in Italia: il definitivo viene facilmente superato e smantellato; il provvisorio resta scolpito nella pietra.
Succede anche in politica specialmente guardando a quel che è accaduto in questi ultimi giorni: un governo che, a detta degli attori principali, doveva durare almeno 30 anni, ha tirato le cuoia in soli 14 mesi. La Lega viaggiava su percentuali inimmaginabili, nonostante fosse una forza portatrice soprattutto di interessi del Nord Italia. Il Governo godeva di ottima salute, nonostante la situazione di crisi del M5S: oltre il 60% di consenso tra tutti gli elettori italiani.
Quel che sembrava e doveva essere stabile si è frantumato in mille pezzi. E oggi, come rivela il sondaggio dell’Atlante Politico, l’opinione pubblica è disorientata e la situazione si presenta precaria, provvisoria, instabile. Il 50% degli elettori (intervistati) ritiene, infatti, che questo governo reggerà non più di un anno. Il 24%, poco più di un anno. I più pessimisti, al proposito, sono gli elettori della Lega. Insieme a quelli di FI e dei FdI. Mentre i più ottimisti, parallelamente, appaiono gli elettori del M5s e, soprattutto, del Pd, ma anche tra questi elettori non si riesce a dissimulare una certa insoddisfazione.
Cosa potrà effettivamente succedere nel prossimo futuro è difficile dirlo, direi impossibile. Purtuttavia, è di tutta evidenza che alle paure indotte dal fu Capitan Salvini circa un’invasione di immigrati o torture finanziarie europee, si è sostituita la paura di avere al governo della Nazione un un signore con i pieni poteri, novello piccolo dittatore senza cultura e senza veri valori. È probabile che questa nuova paura renda stabile un governo al momento provvisorio, precario.