Questo nostro travagliatore nazionale che porta avanti un giornale come fosse un diario di casa sua e dei suoi camerieri, sempre in lotta personale con l’universo mondo giornalistico italiano (i giornaloni, come li chiama lui), come se la stampa onesta, integra, irreprensibile e per bene fosse rappresentata solo da Lui, Padellaro, Selvaggia Lucarelli e Andrea Scanzi, gestisce il giornale stesso come un manganello, solo per regolare i conti con chi lo querela.
È evidente il conflitto di interesse.
Certo, Travaglio non maneggia denaro, non è minimamente toccato da problemi di concussione o corruzione, ma è fuor di dubbio che egli utilizza un mezzo di informazione non tanto per informare come l’etica giornalistica richiederebbe (qua e là , con molto sforzo, ci riesce pure), quanto per mettere alla gogna chi lo contraddice, chi lo querela per le tante false insinuazioni, chi si permette di metterne in discussione la sua volontà di apparire come il principe del giornalismo italiano.
Tralasciando i milioni di parole dei mesi scorsi sprecati per sputtanare Tizio e Caio ( a titolo di esempio, dà per scontato che Tiziano Renzi sia un delinquente oppure si è inventato 10 domande per Matteo Renzi, una più stupida dell’altra), stamattina ne abbiamo avuto una dimostrazione lampante:
- Nel suo editoriale si affanna a parlare di giornaloni al seguito dei due Matteo (affiancando Renzi a Salvini, come mischiare acqua e olio) e dei due Matteo che è giusto sospettare di voler screditare Giuseppe Conte.
- Poi, nelle pagine interne, un titolone: Incubo flop per la X Leopolda; vip, dem e Comune disertano. E qui viene da ridere dove i giornalisti scrivono che “fino all’anno scorso, se andava via la luce bastava chiamare il Comune e in quattro e quattr’otto si risolveva tutto. Alla prossima Leopolda, per ovvie ragioni, non sarà più così”.
- Da non perdere il servizio di Selvaggia Lucarelli con frasi del tipo: Interessante anche l’iniziativa legata alle tessere di Italia Viva: l’iscrizione sarà esclusivamente online e per ogni tessera sottoscritta Italia Viva si è impegnata a piantare un albero. Per la cronaca, saranno piantati tutti a Roma nel posto auto di Nicola Zingaretti (la macchina dovrebbe riuscire a entrarci comunque). “ Condivido poi l’ottimismo espresso da Matteo Renzi quando è andato ospite a Otto e mezzo: “Italia Viva punta alla doppia cifra nel 2023!”. In effetti, tecnicamente, lo 0,3 per cento è doppia cifra.” Oppure: Bella anche l’affermazione dell’ex leader del Pd: “Italia Viva sarà l’unico partito a vocazione femminista!”. Sarà emozionante vedere una donna occupare tutti i ruoli che contano, per esempio: Maria Elena Boschi segretario, Maria Elena Boschi sottosegretario, Maria Elena Boschi tesoriere, Maria Elena Boschi portavoce, Maria Elena Boschi capo ufficio stampa, Maria Elena Boschi capo boy scout, Maria Elena Boschi capo animatore Viaggi del Ventaglio.
Questo è giornalismo? E’ satira? E’ ironia?
Se ci limitassimo all’articolo della Lucarelli, potrebbe anche starci, ma mettendo insieme il tutto in un giornale dello stesso giorno, è evidente la commistione tra l’interesse di informare e l’interesse privato di Travaglio di calunniare Renzi e la sua forza politica appena nata e che conta già quasi due milioni di elettori potenziali.