Di fronte a PD e Giuseppe Conte, tetragono appiattito sul PD, M5S e Italia Viva hanno portato a casa, dopo defatiganti riunioni svoltesi ieri, questi aggiustamenti:
Lotta all’evasione fiscale
1 – Sul tetto ai contanti e le multe ai commercianti che rifiutano l’utilizzo dei POS, tutto viene rinviato a dopo che sarà trovato un accordo sull’abbassamento delle commissioni bancarie che gravano sulle carte di credito. Quindi, l’impianto deterrente nei confronti del contante resta, ma per altri nove mesi commercianti, artigiani ed esercenti non rischieranno di incorrere nella sanzione. Anche il nuovo tetto del contante, portato da 3.000 euro a 2.000 euro (e poi a 1.000 euro dal 2022) entrerà in vigore da luglio
2 – C’è accordo sul carcere ai grandi evasori ma anche in questo caso le norme entreranno in vigore e avranno efficacia solo “dopo la conversione del decreto fiscale” in discussione al Parlamento. Le manette diventeranno presto tangibili. Quanto presto è difficile dirlo: l’inasprimento delle pene non entrerà in vigore subito, ma a fine anno, quando il decreto fiscale sarà convertito dal Parlamento. Questo significa che durante il passaggio alla Camera e al Senato si potrà lavorare sul contenuto stesso delle norme. E il passaggio parlamentare, si sa, è sempre foriero di complicazioni, incidenti, compromessi. Il punto di partenza è l’inasprimento delle pene per la dichiarazione fraudolenta: da un minimo di 4 anni a un massimo di 8 anni se si supera la somma evasa di 100mila euro.
3 – Chi dal primo luglio 2020 pagherà con il bancomat o la carta di credito in ristoranti, officine auto, saloni di parrucchieri e altri posti, si garantirà il premio. Arriverà il 6 gennaio 2021 e sarà pari al 19% delle spese sostenute.
Partite IVA
Sulle modifiche alla flat tax, per le partite Iva che hanno un reddito fino a 65mila euro, la soluzione è invece in alto mare. Si va verso un allentamento della stretta: resta il regime forfettario pieno, senza l’introduzione del calcolo analitico del reddito, ma non c’è ancora accordo sugli altri paletti per l’accesso al regime agevolato, come il tetto alle spese per gli investimenti.
Italia Viva
Si riserva di presentare opportuni emendamenti, quando la manovra arriverà in Parlamento, per bloccare aumenti di tasse e dirottare ingenti somme, oggi destinate a pochi interessati (150.000), verso le donne, i bambini che potrebbero nascere e non nascono, i giovani, la famiglia (in totale, almeno 5 milioni di persone). Conferma, quindi, tutti i punti ribaditi alla Leopolda nel fine settimana: difesa delle partita Iva, abolizione della Sugar tax da 200 milioni, cancellazione dell’aumento dal 10% al 12,5% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato, abolizione della quota 100, l’anticipo pensionistico con 62 anni di età e 38 di contributi.