Sui media di oggi e, in particolare su REP, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese risponde alle accuse lanciate da Salvini, suo predecessore al Viminale, sulla moltiplicazione degli sbarchi da quando è cambiato il governo. E rilancia: “L’invasione di migranti non c’è. E i rimpatri aumentano” “Ora l’Europa ci aiuta”. “L’unico incremento è quello degli arrivi autonomi dei tunisini. Ma a ottobre ne abbiamo rimandati indietro sei su dieci”
Luciana Lamorgese non ama fare propaganda, non va in giro per fiere e spiagge. I suoi, stremati, confidano: “Lei sta sempre qua, non se ne va a casa finché non firma tutto”. È partita dalla gavetta ed è arrivata a capo del Ministero degli Interni per capacità e dedizione. Lo è da “tecnico”, la politica non le appartiene e, dice, “non mi apparterrà”.
Così come riporta REP, Lamorgese dichiara che “il governo è al lavoro per modificare i contenuti degli accordi con la Libia. Mi limito a dire che occorre sostenere i rimpatri volontari assistiti, quelli organizzati dall’ Unhcr e dall’ Oim, che hanno già consentito il rientro in patria di 25 mila migranti e vanno svuotati i centri attraverso i corridoi umanitari europei. Occorre un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite. E comunque tengo a precisare che la lotta agli scafisti ha consentito quest’anno di arrestarne ben 86″.
A Salvini che va ripetendo: “stop all’invasione ……l’escalation degli sbarchi in Italia è triplicata”,
Lamorgese risponde: “Non mi risulta. Non siamo di fronte ad alcuna invasione. Basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018. I dati a cui si fa riferimento sono relativi al solo mese di settembre. Raffrontando gli sbarchi di settembre 2018 e 2019, in effetti l’incremento numerico c’è stato, ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo”….
Con quali numeri?
“Nel 2018 i migranti approdati qui con piccole imbarcazioni sono stati circa 6mila, mentre dall’inizio di quest’anno sono circa 7.500, e la tendenza all’incremento s’era registrata già dal mese di aprile. Un fatto importante si è verificato con l’ultimo sbarco della Ocean Viking, in quest’occasione Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il 72 per cento dei migranti, dando di fatto già attuazione al pre-accordo di Malta, che comincia quindi a dare i primi risultati”.
E l’attività dei rimpatri?
“Ci siamo attivati per intensificarla. Mi spiego. A ottobre sono sbarcati sul territorio italiano 379 tunisini e siamo riusciti a rimpatriarne 243, di cui 138 sbarcati nello stesso mese. In questo modo la percentuale dei rimpatriati rispetto agli sbarcati è di oltre il 60 per cento”.