C’è qualcosa di marcio in Italia e nella politica in generale
È stato accertato che la Lega, attraverso rimborsi elettorali ottenuti ai danni del Parlamento tra il 2008 e il 2010, falsificando rendiconti e bilanci, ha sottratto ai cittadini italiani la bella somma di 49 milioni di Euro. Il processo, iniziato anni fa, si è concluso lo scorso 6 agosto con una sentenza della Cassazione che ha dichiarato prescritti i reati per Umberto Bossi e per il tesoriere Belsito ma ha confermato la confisca dei 49 milioni. La procura genovese ha un fascicolo aperto per recuperare al meglio quei soldi e sta lavorando sull’ipotesi di un presunto riciclaggio di parte di quei fondi. Parte dei 49 milioni sarebbero stati fatti sparire in Lussemburgo attraverso la banca Sparkasse di Bolzano e poi fatti rientrare, in parte, subito dopo i primi sequestri disposti della procura.
Siamo, quindi, in presenza, di un fatto accertato, conclamata, definito. Eppure, i Media della TV di Stato o delle reti private sembrano non accorgersi di questo crimine ai danni dei cittadini e Salvini continua a veleggiare oltre il 30% dei consensi popolari. Sic.
Da quando, noi cittadini abbiamo appreso di come i nostri soldi venivano malamente utilizzati dai politici e il caso dei soldi rubati dalla Lega era la ciliegina sulla torta, abbiamo chiesto e ottenuto di abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Abbiamo chiesto e ottenuto che la Politica se la cavasse da sola, senza contribuzioni forzose da parte nostra, semmai con elargizioni dei privati. Le Fondazioni che, con fondi privati, già operavano in diversi settori sociali, geografici e ambientali, iniziarono a formarsi per sostenere un partito politico o un uomo politico. Tuttora, legittimamente e legalmente, le Fondazioni operano per raccogliere finanziamenti privati a favore di partiti o personaggi politici. In questo contesto e con queste finalità, operava la fondazione OPEN di Matteo Renzi.
Ebbene, oggi, sulla base di un concetto difficile da comprendere -la fondazione e il partito sarebbero la stessa cosa – la Magistratura ravvisa nel finanziamento privato ai politici, attraverso le fondazioni, un finanziamento illecito. E sguinzaglia 300 finanziere all’alba di qualche settimana fa per reperire documentazione a sostegno della propria assurda accusa. Lo sanno anche le pietre che la Leopolda, organizzata dal senatore fiorentino, non aveva nulla a che fare con il PD; lo sanno tutti che il finanziamento ad una fondazione, che supporta un politico, è del tutto regolare, specialmente da quando è stato abolito il finanziamento pubblico cioè il finanziamento con i soldi di tutti noi.
Nel mezzo, c’è anche una fuga di notizie che ha consentito ai nemici di Renzi di imbastire, su tutte le reti nazionali, processi mediatici a chiare lettere diffamatorie di cui quello offerto da Formigli su La7, durante l’intervista a Renzi, è stato l’esempio lampante di un giornalismo arrogante, pretestuoso, irrispettoso, gossiparo, cavilloso dove la facevano da padrone il fango e il sospetto.
Non c’è solo il sospetto che la Lega abbia rubato; c’è la certezza che ha rubato. Ciononostante conserva consenso.
Renzi ha operato nella legalità e in piena trasparenza, nel pieno rispetto delle regole dettate dallo Stato, eppure si dà spazio al sospetto. Vedrete che troveranno un cavillo per mantenere in piedi questa indagine con tutto il suo fango e con tutti i suoi sospetti. Calunniate, calunniate; qualcosa resterà è una famosa frase attribuita ora a Jean-Jacques Rousseau, ora a Voltaire, ora ai gesuiti; sembra però che il primo a esprimere il concetto sia stato il filosofo inglese Francesco Bacone (1561-1626) in De dignitate et augmentis scientiarum. Calunniate, calunniate; qualcosa resterà.
C’è qualcosa di marcio in Italia e nella politica in generale