Il Movimento è cresciuto nel tempo come movimento anti sistema dove il sistema era rappresentato dal Partito Democratico di Bersani, Renzi, Gentiloni. Fu raggiunto l’apice dell’odio quando Di Maio disse: noi, con il partito di Bibbiano non abbiano nulla da spartire. E, per almeno dieci anni, c’è stato un continuo assalto ai dirigenti di quel partito, declinato in tutte le salse. Li hanno accusati di

  • Atlantismo, biasimando l’appartenenza dell’Italia alle organizzazioni internazionali occidentali come la NATO e l’Unione Europea e preferendo Cina e Russia
  • Buonismo nei confronti degli immigrati, approvando decreti sicurezza molto cari alla Lega;
  • Attaccamento alle poltrone per la freddezza nella riduzione dei parlamentari
  • Devastazione del Territorio con opere come la TAV e il TAP
  • Rapporti deviati con le case farmaceutiche per l’obbligatorietà dei vaccini.

Non c’è da meravigliarsi se, ora, Il M5S è allo sbando totale, con Grillo relegato a guru senza voce, Di Battista pronto a sfornare una proposta stellare, Casaleggio contestato per una piattaforma costosa, mal utilizzata, ridotto a semplice prestatore di servizi, un Crimi senza bussola, una Lombardo sulla via di Damasco per un abbraccio con Bersani e, soprattutto, un Di Maio che, toltasi la cravatta istituzionale, comincia a scatenare i suoi contro tutto e tutti per riprendere il comando di un Movimento e, magari, riportarlo a dialogare con la Lega di Salvini.

Oggi assistiamo alle conseguenze di quella assurda politica del vaffanculo che ha saputo creare solo odio e paure, disprezzo e ansie, denigrazione e preoccupazioni.

Governando con la Lega, il M5S si è dimezzato; governando con il PD, si sta squagliando.

In tutto questo fa sorridere la presa di posizione di Crimi, l’attuale capo politico del Movimento, contro la consigliera di Pesaro Francesca Frenquellucci, per aver accettato un assessorato dal Pd. E fa, ovviamente, scompisciare dalle risate la risposta della consigliera: Ma come, voi dirigenti nazionali siete alleati del PD al governo nazionale, con ministri, vice ministri e sottosegretari, e io non posso allearmi con quel partito in regione?