Dal Molise alla Lombardia, senza soluzione di continuità, si svela lo scempio della nostra epoca: disprezzo, incapacità, noncuranza, svilimento, inettitudine.
In Molise, Pagnotte di pane a decine sono state buttate lungo la scarpata di una strada di Agnone. Sono dovuti intervenire i carabinieri della compagnia di Agnone al comando del capitano Christian Proietti per rimuovere questa offesa alle più elementari regole della civiltà umana. La notizia data dall’Eco dell’Alto Molise, ha suscitato notevole sconcerto per un gesto incomprensibile e lesivo della cultura popolare del posto.
In Lombardia, alla scuola materna Guicciardi, nel quartiere Dergano/Bovisa di Milano è successa una cosa diversa negli oggetti buttati, ma analoga nel gesto irresponsabile e lesivo della cultura italiana: Centinaia di libri ammassati sul marciapiede di fianco al bidone dell’immondizia in attesa che l’Amsa passasse a raccogliere «la montagna di carta da smaltire». A depositarli lì era stato lo stesso asilo, che non riusciva a gestire una biblioteca con quel materiale. La notizia viene data dal Corriere della Sera che precisa: Chi aveva deciso per la macerazione di quei libri non aveva fatto i conti con i bambini che in quella scuola sono cresciuti ed evidentemente molto ben educati. Quando ieri mattina si è parato davanti ai loro occhi il desolante spettacolo — libri abbandonati per strada, come se non avessero un valore —, loro hanno detto no. La piccola rivolta ha finito per coinvolgere anche gli alunni e genitori della vicina primaria. In un’ora, con il passaparola, in tantissimi sono accorsi e hanno fatto a gara per prendere i volumi e portarseli a casa, da leggere. La «massa critica e d’azione», come si è autodefinito con ironia il gruppo improvvisato, è riuscita ad anticipare l’Amsa: quando il furgoncino della monnezza è arrivato, sul marciapiede non ha trovato quasi più niente.
In entrambi i casi è prevalso, per fortuna, un sentimento di riappropriazione di una cultura che non accetta disprezzo per il pane e per i libri. Rattrista, comunque, che possano esistere questi gesti ad opera di persone cui, evidentemente, la vita non ha ancora insegnato nulla.