Ho accolto con molta simpatia la discesa in campo delle Sardine. Il volto di Mattia Santori ha trasmesso tranquillità, serenità, empatia, vale a dire la capacità di coinvolgere emotivamente noi fruitori della tv, con un messaggio in cui ci siamo immedesimati. Anche il quadretto degli amici di Santori, composto dallo stesso Santori 32enne laureato in Scienze Politiche, da Andrea Garreffa laureato in Scienze della Comunicazione pubblica e sociale, dalla 29enne Giulia Trappoloni fisioterapista e da Roberto Morotti, 31enne ingegnere, ha aperto orizzonti di speranza, fiducia, sensibilità, giustizia.

Tutto questo è durato poco. Subito dopo sono arrivati i portavoce e il quadro si è annacquato se non affumicato. In particolare, ospitato in molte trasmissioni, ci è stato proposto un personaggio inquietante:Lorenzo Donnoli, la faccia dell’arroganza e della superbia, classico uomo di sinistra-sinistra che si premunisce solo di farci la lezioncina sui deboli e sui derelitti, sugli ultimi e sui penultimi della terra, con la stessa prosopopea sparsa a piene mani da una sinistra che ha per decenni sollevato problemi senza mai saperli risolvere. A fargli da spalla, sempre più presente in TV, troviamo Jasmine Cristallo che ci propina le stesse lezioni, seppur senza arroganza e superbia, semmai in piena umiltà. Parimenti si comportano i vari portavoce in giro per l’Italia.

In definitiva, scartato l’involucro ben infiocchettato da Santori e i suoi tre amici, aperta la scatola, troviamo l’incarnazione della quintessenza della demagogia e del populismo.

Salvini e le Sardine rappresentano le facce della stessa medaglia (che a me non piace, per essere chiari) quella appunto della demagogia e del populismo. Sono l’Uno il viceversa delle Altre. Salvini ha un suo partito. Le Sardine non vogliono essere un partito.  Salvini ha una sua politica e il suo modo urlato  e aggressivo di proporla. Le Sardine propongono una politica e un modo di interpretarla opposti a quelli di Salvini. Salvini vuole rappresentare le istanze della destra. Le Sardine, quelle della sinistra. Salvini ha le sue radici nel ventennio fascista. Le Sardine affondano nel novecento comunista. Salvini sorregge le Sardine. Le Sardine sorreggono Salvini a conferma che sono l’Uno il viceversa delle Altre. Par di ascoltare la canzone di Gabbani là dove dice: …sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa.

Una sola cosa li accomuna: la piazza (reale o virtuale che sia).