Non fate polemiche, occorre essere uniti contro questo virus mortale e difficilmente controllabile”. Così ci esorta il Presidente del Consiglio in carica. Almeno per quel che mi concerne, non ho fatto polemiche. Ma, da ieri, basta, non se ne può più. La situazione è gravissima, a detta di tutti i virologi del mondo. I nostri massimi esperti hanno, fin dall’inizio espresso preoccupazione di fronte a un virus sconosciuto che ci attacca con un fattore superiore a due, il che significa che un contagiato ne infetta due e i due quattro, poi 8, 16, 32, 64, 128, e così via in modo esponenziale.

Il Governo ha tentennato, approvato decreti contraddittori, in una escalation  stile 8 volante, per cui, stante la faciloneria, la sbruffoneria e lo scarso senso civico degli italiani,  sono stati generati sentimenti malvagi (tanto muoiono solo vecchi), azioni criminali (feste dello studente sulle piste di sci), comportamenti deficienti (assembramenti attorno a politici grilli parlanti, ciascuno con la sua ricetta) e, di fronte a questo sfrangiamento della società, il nostro Presidente del Consiglio continua a perdere tempo per consultare, analizzare, da avvocato di sé stesso più che da Capo del Governo, l’unico che ha la responsabilità dell’assunzione di queste decisioni.

L’altro giorno, a scanso di equivoci con chi lo difende a spada tratta, giustificandolo perché non avrebbe poteri in merito, è stato lui stesso ad affermare:  La responsabilità della decisione circa la creazione di un’area arancione per tutta l’Italia è tutta del Governo e mia in particolare, anche se ho sentito il dovere di ascoltare i partiti di minoranza. E lo ha fatto con il volto tirato in una conferenza stampa senza stampa elencando misure al paese in modo confuso, senza un elenco completo di ciò che si può fare e ciò che non si può fare.

In effetti, il nostro Giuseppe ascolta i virologi, i governatori delle regioni, i sindacati, i partiti di maggioranza, quelli di minoranza, i suoi consiglieri, gli addetti stampa, gli inquilini di Palazzo Chigi, sua mamma, i suoi amici e i suoi parenti…….e perde tempo.

Se non fosse pavido e avvocato solo di sé stesso avrebbe dovuto da tempo adottare una vera e sola soluzione: chiusura totale delle attività in Italia (zona rossa) per 14 giorni (salvo farmacie, alimentari, operatori sanitari e di sicurezza), per evitare una lenta dolorosa agonia sanitaria ed economica che porterebbe a morti inutili e azzeramento di risparmi. In 14 giorni, fermi tutti, il Covid-19 viene annullato.

Si decida una volta per tutte, Giuseppe Conte, a creare una zona rossa per tutta l’Italia. Altrimenti vada a fare l’avvocato di sé stesso da un’altra parte.