Signor Presidente,
Pochi giorni fa, ella ha sostenuto che siamo nella stessa fase che coinvolse l’Italia nel dopoguerra. Come dire che ci aspetta una profonda recessione. Sono in pericolo posti di lavoro, perdita netta di reddito da lavoro o da pensione e, soprattutto, la nostra virtuosa capacità industriale che regge la bilancia commerciale del Paese.
Stando così le cose, non credo sia sufficiente dire restiamo uniti, ce la faremo. Non bastano parole di conforto, di incoraggiamento, incitamento. Occorrono decisioni serie e importanti e, soprattutto, occorre un comandante in capo. La prego, pertanto, di intervenire, con il massimo della sua moral suasion, presso i partiti dell’attuale maggioranza parlamentare, perché l’avvocato Giuseppe Conte ceda il passo a Mario Draghi.
L’Avvocato Giuseppe Conte ha svolto un duro lavoro con onestà, tenacia gentilezza e garbo istituzionale, seppur a danno della tempestività ed efficacia dei provvedimenti, risultati tardivi e contraddittori, oltre che di difficile immediata interpretazione. A lui va comunque la nostra riconoscenza. Ma quel che occorreva fare, bene o male, è stato oramai fatto. I protocolli sanitari sono nelle mani di opportuni commissari, per la Sanità, e del ministero degli Interni, per la sicurezza. Ora è giunto il tempo delle scelte economiche e del confronto, a livello mondiale, con tutti gli Stati del Pianeta. E nessuna persona in Italia può affrontare questa drammatica situazione meglio di Mario Draghi. Non si può esitare, I tempi sono molto stretti.
Signor Presidente, come afferma lo stesso Draghi in una sua dichiarazione di oggi al Financial Time: Il costo dell’esitazione potrebbe essere irreversibile. La sofferenze degli europei negli anni 1920 sono un ammonimento. Per questo occorre che i «Paesi mobilitino il loro intero sistema finanziario senza rinvii». Con Mario Draghi, signor Presidente, c’è una buona probabilità che si eviti una recessione senza ritorno. La pagherebbero molto amaramente i ceti più deboli e onesti della società. Non se lo meritano.
Enzo Carmine Delli Quadri
#civuoledraghi