Giuseppe Conte, al massimo dei consensi presso gli italiani (?), sempre in cravatta, come fosse davanti a una corte di giustizia, da ottimo avvocato, proclama e difende i suoi provvedimenti ammantandoli dietro la coltre fumogena dei pareri di un comitato tecnico scientifico il quale discetta, prospetta, disegna, progetta. Intanto non sappiamo quanti siano i contagi, sembra vadano meglio di ieri, ma ieri erano stati fatti meno tamponi ma poi il capo della Protezione Civile spiega che essi possono essere dieci volte tanti, ma non tracciabili. E il premier? Egli segue pedissequamente il comitato tecnico scientifico e la Protezione Civile. Ecco spuntare uno, due, tre, quattro decreti e una, due, tre, quattro autodichiarazioni: chiudi Codogno, si, no, chiudiamo la Lombardia, si no, chiudiamo un pezzo d’Italia, si no, Chiudiamo tutta l’Italia salvo …. Avevano detto che la pandemia in Italia si fosse evidenziata a metà febbraio, in effetti essa era iniziata ai primi di gennaio. Siamo al 4° mese del contagio e non si trovano le mascherine. Ma, miracolo della natura, gli italiani, fortunatamente, si stringono in coro, cantano dai balconi e accettano tutto pur di vedere un po di luce in fondo a questo tunnel di confusione e contraddizione.
Purtroppo le contraddizioni continuano: si può uscire con il cane, si ma una volta al giorno e con un solo padrone, si può fare attività motoria, si ma la semplice passeggiata è assimilabile all’attività motoria? Non si sa. Forse si, forse no. Forse per i bambini si, per gli anziani, no. Un genitore con un bambino o un genitore con due o più bambini? Fioccano denunce, penali o amministrative? La strada è lastricata di confusione. E i diversi governatori, in prima linea contro i faciloni, gli ignoranti e i buffoni, si infuriano.
E che dire dei ministri Boccia e Speranza? Si potrebbe dire, la sanità è bocciata, se il momento non fosse serio, anzi drammatico e se non sottolineassimo che medici e infermieri hanno fatto miracoli. Eppure loro, se la cavano con frasi fatte ripetitive e addirittura offensive contro chi ( vedi Matteo Renzi e Teresa Bellanova) fa proposte costruttive.
Oltre 100.000 contagiati, che potrebbero essere 5,9 milioni, erano impensabili due mesi fa. 12.000 morti erano impensabili due mesi fa. Eppure gli eventi in Cina erano evidenti, si sapeva già a gennaio (io stesso ne scrissi il 26 febbraio) che l’ormai noto fattore R0 era pari a 2,5. Si sapeva eppure si è voluto adottare il modello Italia. Al Governo non fanno altro che declamare il “Modello Italia” efficace ed efficiente che tutti, all’estero, starebbero copiando. Gli effetti della copiatura si vedono. Sono catastroficamente non dissimili da quelli raggiunti dall’Italia, a tutt’oggi. Il modello Italia, proteso a inseguire gli eventi più che ad anticiparli, sta seminando morti e malati in quantità inimmaginabili. USA, Gran Bretagna, Francia, Spagna e altri che stanno arrivando, hanno superato di gran lunga i numeri della Cina Imperiale e del Sud Corea democratico.
Succede così che difficilmente le attività lavorative apriranno in modo ordinato e controllato visto che solo oggi, per la prima volta, il comitato tecnico scientifico si è riunito per abbozzare un timido approccio al tema della “transizione”, il “come riaprire”, per evitare che il lockdown totale, a sua volta, accompagni il paese al default. E, poi, difficilmente si riuscirà a chiudere l’anno scolastico, salvo promozioni di massa, difficilmente si chiuderanno i campionati sportivi e difficilmente si svolgerà, regolarmente, l’europeo di calcio. Solo tra tre-quattro mesi torneremo a sorseggiare un caffè presso il nostro bar preferito.
Domanda: è giusto inseguire solo le indicazioni di un comitato tecnico scientifico? Che fine ha fatto la Politica? Non dovrebbe, la Politica, evitare che si muoia di virus, ma anche evitare che si muoia di fame e, al meglio, evitare che tutti gli italiani si impoveriscano oltremodo, alla faccia del motto dimaiano, abbiamo sconfitto la povertà? Che senso hanno le frasi roboanti di Giuseppe Conte? Ieri ha declamato, rivolto alla Merkel: Stiamo scrivendo un libro di storia, non un piano economico. Frase di sicuro effetto emotivo e di facile consenso politico, peccato che ricordi episodi in cui, alle cannonate e ai bombardamenti altrui, noi eravamo soliti rispondere solo a parole, con insulti, un po’ come stiamo già facendo oggi, tutti noi.
ANCH’ IO VOLEVO DIRE LE STESSE COSE…MA NON SONO IN GRADO DI FARLO CON LINGUAGGIO TECNICO E POLITICO DA SCRITTORE E FILOSOFO… ALLORA LE MIE PAROLE SON SOLO UN COMMENTO AL TUO ARTICOLO
GIGANTI DI ROCCIA VICINI E LONTANI
Nel sud Dakota
in abito sfumato
giganti vigili
di calda e grigia terra
compagni ma a distanza
Nel vasto cielo
grosse nuvole bigie
pioggia minacciano
Pur sui giganti enormi
pur su tutta l’America
I 4 presidenti
vicini nella roccia
pietrificati
Stupiti e inermi guardano
gli eventi bui odierni
S’insinua ovunque
questo male invisibile
Nessun esente.
Si fa piccolo il mondo
se si uniscon le forze.
"Mi piace""Mi piace"