In un momento tanto drammatico per l’Italia e il Mondo intero, c’è in scena uno spettacolo, da parte di molta parte della Classe Politica, sgradevole, molesto, fastidioso, al limite dell’odioso e, questo, mentre i cittadini si sono dimostrati pronti a ingurgitare qualsiasi intruglio sotto forma di decisione lungimirante.
Si assiste, così, al vociare di coloro che chiedono, a gran voce, che sia Draghi, il grande europeo, a guidare l’Italia in questa fase storica. Sarebbe anche logico e giusto se non fosse che sono gli stessi che mandano l’Europa a quel paese e chiedono di abbandonare l’euro. E sono gli stessi che inneggiano a Churchill conservatore ma sono gli stessi che dimenticano che Churcill, da conservatore, governò insieme alla sinistra laburista. Poi, dando l’impressione di essere loro stessi a impegnare i loro patrimoni, giocano a chi spende di più: 25 miliardi!! No, 50!! E subito scatta il rilancio: 75 miliardi! No, 100!! Peccato che dimentichino di dire che quei soldi sono presi a debito. Pertanto non stanno impegnando i loro patrimoni ma quelli delle generazioni future. Per non parlare di grandi personaggi politici che, sollecitati da una soubrette, dichiarano di recitare tutte le sere il rosario e si limitano a declamare la preghiera incompleta dell’Eterno Riposo.
Insomma, a fronte, salvo pochi casi, di un atteggiamento serio, paziente, compunto e posato della popolazione italiana, si riscontra un disordine normativo e organizzativo, con inattesa confusione di ruoli tra organi decisori e strutture tecniche, per cui succede che, da una parte, scatta una decisione politica cui non corrisponde un adeguato riscontro della struttura, dall’altra, la struttura tecnica si arroga decisioni che spettano solo all’organo decisore.
Infatti si è assistito alle dichiarazione sdolcinata del Presidente del Consiglio che prolungava la chiusura totale fino a dopo Pasqua, cui si è contrapposto l’annuncio del Capo della Protezione Civile: il 1° maggio saremo ancora tutti a casa e qualcosa di nuovo si vedrà solo dopo il 15 maggio. E, ancora, sempre il Presidente del Consiglio annuncia che presto saranno distribuiti aiuti a tutti coloro che sono in difficoltà economica in questi giorni di inattività, e l’Inps si fa trovare impreparato con la conseguenza che a due mesi dall’inizio dei domiciliari, nessuno ha visto un aiuto concreto. Operatori Sanitari, poi, stanno ancora aspettando le mascherine.
La politica ha abdicato al ruolo di guida accompagnato necessariamente da una comunicazione chiara, unica, concreta, sicura che eviti ai cittadini paure, ansie, timori, angosce, apprensioni. Prima o poi, se la Politica vorrà conservare un briciolo di credibilità, dovrà trovare un punto di incontro e di sintesi e mostrarsi al paese con un unico volto rassicurante.