Repubblica ha pubblicato diverse tabelle a consuntivo di quello che il Covid-19 ha determinato sul territorio italiano fino al 10 aprile 2020. Le riporto a fondo pagina.
Da esse emerge che:
Contagiati al Nord = 1 su 250 circa
Contagiati al Centro = 1 su 700 circa
Contagiati al Sud = 1 su 1.500 circa
Contagiati nelle isole = 1 su 2.000 circa
Media Italiana = 1 su 420 circa
Perché queste enormi differenze?
Non è facile dire in modo chiaro il motivo di questa situazione. Ma a spanna si può dire che, al centro, il primo caso ha riguardati due cinesi curati allo Spallanzani. I cinesi avevano le mascherine e non hanno infettato neanche i loro 20 amici di viaggio; sono stati ricoverati allo Spallanzani, ospedale specializzato in malattie infettive, tant’è che nessuno medico o infermiere o altro paziente è stato infettato dai due cinesi.
Viceversa, al Nord, i contagiati sono stati curati in ospedali ordinari, non specializzati in malattie infettive e con scarsa accortezza nei pronti soccorso: A questo si è aggiunto una certa faciloneria tutta italiana aiutata e non frenata dai provvedimenti assunti tardivamente su Lodi, Alzano, Bergamo, Brescia.
Con la chiusura della Lombardia, ci sono poi stati due fenomeni contemporaneamente: 1. i cittadini del Lodigiano hanno potuto tranquillamente scorrazzare in Lombardia e nelle vicine Emilia e Veneto; 2. c’è stata l’emigrazione di molti meridionali dal Nord, al Centro al Sud e sulle isole ma questi territori erano già stati allertati e controllati, con il pugno fermo, da quasi tutti i governatori e sindaci del centro sud.
perchè al sud il microclima e la chiusura hanno fatto perdere forza al virus a differenza del nord immerso in una cappa di smog…
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