Un governo Salvini molto probabilmente non avrebbe fatto meglio visto come lacci e laccioli della burocrazia frenano questo paese aiutando i delinquenti e maltrattando gli onesti, ma questo Governo sta facendo male.
Eliminiamo le polemiche, oramai inutili, su
- ritardi nei provvedimenti,
- chiusure di pezzi di territorio e poi su pezzo più grande e poi su tutta l’Italia con autocertificazioni che si son rincorse una ogni tre giorni,
- confusione nella catena di comando con provvedimenti non coordinati delle regioni.
Resta il fatto che a oltre due mesi dalla dichiarazione del Governo di emergenza nazionale fatta appunto il 31 gennaio 2020, nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori, nelle Asl si levano voci disperate. “Non abbiamo quasi niente – raccontano gli operatori sanitari che lamentano più di cento medici e migliaia di contagiati – se non una giungla inestricabile di materiale che arriva dalle località più disparate del mondo, spesso senza scheda tecnica di accompagno o certificazione, roba che non sappiamo se possiamo utilizzare in sicurezza”. Sono morti
E, questo, nonostante, il Commissario unico all’emergenza Domenico Arcuri ancora tre giorni fa, nella consueta conferenza stampa di metà giornata, decantasse, davanti alla nazione “lo straordinario risultato” ottenuto insieme alla Protezione civile nell’approvvigionamento e nella distribuzione di mascherine e reagenti per i tamponi. In altra occasione aveva anche dichiarato: “Nei primi giorni di aprile il comparto moda italiano riconvertirà e comincerà a produrre mascherine, entro due mesi coprirà la metà del fabbisogno nazionale”. Un’inchiesta di Repubblica ha già documentato perché quello che doveva essere il game changer della caccia alla mascherina, per adesso, si è rivelato un flop.
Altra cosa scandalosa è che, a fronte dell’obbligo esteso a quasi tutta la nazione, di indossare le mascherine, solo i più fortunati e quelli che non hanno problemi di finanza possono approvvigionarsi, visto che i prezzi ribollono come fossimo al mercato nero. Mascherine, che dovrebbero costare molto meno di un euro, vengono vendute a peso d’oro: due Ffp2 a 20 euro, 2 chirurgiche a 10 euro).