Mes, Sure e Bei saranno operativi da giugno con pacchetto complessivo di 640 miliardi di euro.  C’è anche l’ok al principio del Recovery Fund ‘urgente’, anche se tutti i dettagli devono ancora essere messi a punto dalla  Commissione nelle prossime settimane per una loro approvazione definitiva prevista per il 6 maggio. In dettaglio:

Il MES è il Meccanismo europeo di Stabilità ratificato nel 2012 che consente di emettere presiti a favore di uno Stato che si trovi in difficoltà economiche ma a condizioni molto pesanti che possono incidere sulla sovranità dello Stato richiedente. In questo caso, però, il MES opererà senza condizioni particolari. È stato finanziato per 240 miliardi di cui 37 potranno essere utilizzati dall’Italia, in forma di prestiti già dal 1° giugno p.v., a tassi molto convenienti purché destinati alle spese sanitarie dirette e indirette.

Il Sure è un fondo garantito dagli Stati Europei contro la disoccupazione, quindi eroga prestiti a sostegno di strumenti come la Cassa Integrazione Guadagni in aiuto di imprese e lavoratori. È stato approvato un piano per circa 100 miliardioperativi già dal 1° giugno p.v..

La BEI è la Banca Europea di Investimenti, di proprietà comune dei vari Stati Europei, creata già da molti anni, con lo scopo di finanziare progetti di sviluppo nei vari Paesi interessati. È stata autorizzata a rendere operativi 200 miliardi di prestiti già dal 1° giugno p.v..

È stato raggiunto anche l’accordo circa l’attivazione dei Recovery found ma deve ancora essere deciso quanta parte va data agli Stati in sofferenza come sussidi a fondo perduto e quanto sotto forma di prestiti a lunga scadenza. La commissione Europea , guidata dalla von der Leyen, esaminerà il dossier e porterà una proposta all’attenzione dei Capi di Stato nella riunione già prevista per il 6 maggio.  I Recovery found sono un nuovo strumento di finanziamento garantito dal Bilancio  della Unione Europea. In concreto, la Commissione europea, attraverso un fondo di nuova costituzione, andrebbe sul mercato a raccogliere fino a 1000 miliardi, utilizzando come garanzia il bilancio europeo 2021-2027, rafforzato da nuove contribuzioni dirette e maggiori garanzie da parte dei Paesi. I fondi raccolti sarebbero destinati dalla Commissione europea ai Paesi più in difficoltà.

Senza dimenticare che da anni, La BCE, la Banca Centrale Europea si preoccupa di calmierare i mercati per evitare che Paesi in difficoltà entrino in crisi finanziaria, acquistando titoli emessi da quel Paese.