Aumenti di stipendi o riduzione di imposte mettono nelle tasche degli italiani più soldi. Essi si traducono in aumento di consumi di beni personali. Sicuramente è una gran cosa per coloro che hanno scarse risorse per una vita dignitosa ma sembrerebbe una gran bella cosa anche per tutti gli altri ricchi e meno poveri. Giocano su questo forze politiche irresponsabili che avanzano questo tipo di proposta ben conoscendo gli egoismi illogici di molti italiani che si cullano sull’altalena di qualche bene in più di cui poter godere nell’immediato e dimenticano il benessere futuro che può derivare a loro e le loro famiglie mettendo a fattor comune le risorse per un loro uso appropriato e meglio fruibile in futuro.

L’uso più appropriato è facilmente individuabile nell’ utilizzo di quelle risorse per creare un sistema italiano di riferimento solido in termini di infrastrutture (ponti, strade, ferrovie, sistema aeroportuale,), digitalizzazione (banda larga anche per il poveri), ricerca, sviluppo di nuovi prodotti, sviluppo di nuovi processi, edilizia scolastica e ospedaliera, sistema ospedaliero efficace ed efficiente, formazione scolastica, sistema giudiziario efficace e efficiente,.). Il che si traduce in meno soldi in tasca per il cittadino ma tanto lavoro in più a vantaggio dei milioni di disoccupati, ma soprattutto tanta efficacia in più dello Stato a vantaggio di un sistema Italia oggi molto carente.

Chi propugna aumenti di stipendio o riduzione delle imposte migliora sicuramente le condizioni di chi con il suo stipendio a malapena sopravvive ma crea situazioni di micro benessere solo temporaneo per milioni di italiani (un vestito in più, un pranzo in più, un cinema in più, una settimana di ferie in più, un oggetto per la casa in più). Di contro incide di pochissimo sulla disoccupazione e, conseguentemente, lascia a casa milioni di italiani oggi senza lavoro e, peggio ancora, lascia la situazione italiana nelle condizioni attuali e cioè: scuola dimenticata, ricerca scientifica mortificata, infrastrutture che cadono a pezzi, digitalizzazione da terzo mondo, sistema giudiziario inaccettabile, sistema sanitario al limite del collasso in presenza di una ondata di contagi sconosciuti.

Forze politiche dovrebbero, quindi, utilizzare, solo in parte, la montagna di risorse in arrivo per migliorare le condizioni di vita di chi percepisce redditi troppo bassi, ma dovrebbe avere l’oculatezza di utilizzare la massima parte delle risorse per gli  investimenti e gli italiani che si sentiranno contenti di ricevere un aumento di stipendio o una riduzione di imposte, pur potendo farne a meno, dovrebbero pensare di meno a sé stessi e di più al futuro della nuova generazione.