Scalpita, freme, sbuffa il nostro Zingaretti Nicola. Ha scoperto che son troppe le cose rimaste in sospeso nonostante sia stato autorizzato a spendere e spandere i soldi delle nostre generazioni future, nonostante l’Europa lo stia sommergendo di risorse finanziarie inimmaginabili. .
E vede i fantasmi.
S’immagina un’alleanza tra Salvini, Renzi e Di Maio per far cadere il governo e ridisegnare la leadership Pd dopo l’election day.
Vede terrorizzato che, a destra, si muovono uniti in tutta Italia. Vede un presidente del Consiglio che viaggia sulle nuvole non conscio della reale posta in gioco e della necessità urgente di un cambio di passo. Il tapino finisce, anche, con prendersela ancora una volta con Renzi e con Italia Viva, rei, secondo lui, di non essere accovacciati sotto il mantello della sua sonnolenza. Non lo sfiora, minimamente, il pensiero di aver condotto, insieme alla banda dalemiana, una lotta subdola contro di lui, di aver contribuito a smembrare una visione moderna della giustizia sociale, di aver fatto regredire il PD su posizioni retrograde, nostalgiche e retrive.
Ora si sbraccia come un povero novello don Chisciotte rimproverando ad altri quello che lui e i sui compagni hanno tramato, architettato, complottato, ordito per anni.
[1] L’armadillo, uno degli animali più buffi della terra in grado di dormire fino al 75,4% della giornata, che equivale a più di 18 ore al giorno. Ed è proprio la luce del sole che gli concilia di più il sonno.