Sia chiaro, rinunciare al MES significa far gravare sugli italiani un onere, per interessi passivi, pari a circa 5 miliardi di euro. Chi lo evita e chiede di non utilizzarlo vuole un male degli italiani. Ecco perché.
Il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) è un trattato fra i Paesi dell’area euro che lo finanziano in base al loro peso economico. Fu creato nel 2012 per soccorrere i Paesi europei in difficoltà finanziarie tali che il loro ricorso al mercato internazionale fosse impossibile o molto molto gravoso. Nella sua applicazione pratica, i prestiti aiutarono Soprattutto la Gecia e poi Portogallo, Spagna, Irlanda e Cipro dietro rigide condizioni di bilancio. Quei paesi dovettero accettare che la famosa Troika (commissione Europea, fondo monetario mondiale e banca centrale europea) controllasse i loro bilanci. Con il propagarsi della pandemia, i governi dell’area euro si sono messi d’accordo sul Pandemic Crisis Support che continua a far riferimento al MES ma lo supera fino a sostituirlo. Infatti, Il Pandemic Crisis Support ha condizioni di gran lunga molto più favorevoli rispetto ai prestiti ordinari del, in effetti, superato Mes
- per l’Italia, quei prestiti varrebbero 37 miliardi
- il tasso d’interesse sarebbe addirittura negativo (l’Italia rimborserebbe un po’ meno di quanto ha preso in prestito) su scadenze a sette anni e salirebbe a un misero 0,08% su scadenza a dieci anni. Ai rendimenti attuali dei titoli di Stato italiani, un prestito a dieci anni del Mes farebbe dunque risparmiare all’Italia 4,8 miliardi rispetto a un prestito che l’Italia dovesse cercare sul mercato
- quei 37 miliardi sarebbero disponibili già fra tre giorni, vale a dire il primo luglio 2020.
- la sola condizione posta da questo nuovo trattato è che in Pandemic Crisis Support venga usato per «spese sanitarie dirette e indirette», vale a dire quelle utili per per rafforzare la sanità territoriale ma anche per la messa in sicurezza di luoghi di lavoro o le scuole.
In conclusione, chi rifiuta il Mes, sapendo che servono ancora centinaia di miliardi di prestiti, dovrebbe spiegare agli italiani per quale motivo ha deciso di mettere su sulle spalle delle future generazioni l’onere di almeno 4,8 miliardi, facilmente e senza dolore evitabili. Altri paesi non fanno ricorso al Mes semplicemente perché hanno un debito pubblico molto basso e, comunque, riescono a ricorrere al mercato internazionale senza costi aggiuntivi.