Sul Corriere della Sera di Oggi, c’è una disamina di quel che è diventato il PD, un partito senza spina dorsale, alla mercé degli eventi, subìti e mai gestiti o anticipati.
Nell’estate 2017 il ministro dell’Interno Marco Minniti del PD elaborò un piano per l’immigrazione, imperniato sulla sperimentazione di canali legali per i fuggitivi, sul controllo Onu dei campi di contenzione nordafricani, sulla valorizzazione delle municipalità libiche come argine alla tratta dei migranti. L’anno seguente, per poter più agevolmente combattere Matteo Salvini, sconfessò il piano di colui che era stato il suo ministro dell’Interno, con proclami molto impegnativi per un accoglimento degli immigrati senza condizioni. Ora, che è di nuovo al governo, Il PD non sa che pesci prendere, tra le idee di Minniti che rispondono all’esigenza di governare il fenomeno e le idee di chi la mette sempre in caciara senza un minimo di cognizione delle esigenze di governo. E, così, approvando, insieme a Salvini e Meloni, i finanziamenti alla guarda costiera libica che spara sugli immigrati, il Pd dimostra di essere nel più tetro degli spettacoli politici. A conferma di tutto ciò, un anno fa — ai tempi del Conte uno — il Pd non partecipò al voto sulla proroga dei finanziamenti alla missione sostenendo che, prima di pronunciare il proprio sì, «la strategia andava cambiata» e i «centri di detenzione svuotati». Dopodiché la «strategia» è rimasta la stessa, i centri sono sempre più stipati ma il Pd ha approvato il rifinanziamento. E tutto questo nonostante l’Assemblea nazionale del Pd avesse votato all’unanimità contro il rifinanziamento della Guardia costiera libica.
Cos’è l’assemblea del PD? Un centro benessere? Un centro di divertissement? Un centro di piacere? Un centro di distrazione?
Cos’è un partito come il PD, oggi? Una succursale del futuro partito di Conte? Una agenzia segreta del M5S? Oppure una rimanenza di culture novecentesche che non sanno respirare l’aria diversa del nuovo millennio?
Il PD è oggi la somma di tutti quegli interrogativi….Soprattutto è la chiara dimostrazione della mancanza di aggregazione sotto l’egida di un “uomo di partito” che la sappia fare…Prima c’era RENZI….
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