La riforma costituzionale di Renzi aveva lo scopo di rafforzare il ruolo del nostro presidente del Consiglio e cosa ancora più importante, aveva lo scopo di rendere efficiente il Parlamento con l’eliminazione di una specificità che appartiene all’Italia e a due-tre altre nazioni nel mondo, vale a dire il fatto che sia la Camera dei deputati che quella dei Senatori facciano la stessa cosa (si chiama bipolarismo perfetto). In concreto, la riforma avrebbe comportato che solo la Camera dei Deputati avrebbe deliberato la gran parte delle leggi con il Senato che sarebbe stato chiamato a decidere solo su questioni particolari. In concreto la riforma Renzi non intendeva aggredire o sfregiare la democrazia parlamentare, non voleva «attaccare» la democrazia rappresentativa, non si proponeva come anti-politica, come sovversiva, come anti-parlamentare. Aveva lo scopo,invece, di rafforzare il governo rendendolo simile a quello inglese (dove vige il governo del premier) o tedesco (Cancellierato). Era quella, allora sottoposta da Renzi al giudizio popolare nel 2016, una proposta organica di riforma del Parlamento e del Titolo Quinto della Costituzione. Venne respinta con una specie di cappotto (sessanta per cento di no) sotto l’accusa assurda e infondata di coloro che gridavano al golpe, alla svolta autoritaria. Ma, oggi, lo si sa, lo facevano per ignoranza (la gran parte dei cittadini fuorviati) o malafede (parlamentari con in testa quelli dell’opposizione, da M5S a Lega a FdI, e tanti del PD (D’Alema, Bersani, Cuperlo e compagnia cantando …della Ditta Comunista)

La riforma costituzionale dei 5 Stelle che sarà al vaglio degli elettori il prossimo 20-21 settembre, è tutto fuorché una riforma organica. È un taglio lineare dei parlamentari, un tot tra i deputati e un tot tra i senatori, con un unico obiettivo, quello di colpire i parlamentari e il parlamentarismo in nome di una democrazia rappresentativa che, nelle intenzioni dichiarate già tempo fa, dovrebbe eliminare proprio il Parlamento e la sua funzione di mediazione tra le esigenze dei cittadini e quelle dello Stato. Trattasi quindi di anti-politica, di un’azione contro la casta, di un accanimento antiparlamentare e niente altro. Senza guardare alle conseguenze. L’argomentazione che, con il taglio dei parlamentari, si otterrebbero risparmi favolosi (tali, nell’assurdo planetario, da ridurre il debito pubblico) è una panzana, una frottola, una fandonia, una fanfaluca sesquipedale. Sarebbe come dire che, eliminando il caffè la mattina, una famiglia possa vivere in agiatezza. Infatti il risparmio è di soli 50 milioni di euro all’anno; il debito pubblico sta raggiungendo i 2.500 miliardi di euro. A fronte di questo misero risparmio, ci sarebbero costi di malfunzionamento del Parlamento che pesano molto di più.

Chi mi legge, starà pensando: ma Delli Quadri non aveva scritto che avrebbe votato si? Domanda giusta a cui rispondo: confermo, voterò si, per motivazioni opposte a quelle addotte dai 5Stelle, vale a dire che voterò sì per favorire il parlamentarismo e non per colpirlo. Voterò sì perché voglio rendere più efficiente il Parlamento, rafforzare anziché ferire la democrazia rappresentativa. Voterò sì perché si sappia che non hanno vinto solo gli anti-politica ma anche diversi fautori della democrazia parlamentare. Voterò sì perché si metta in moto un processo che porti all’eliminazione del bicameralismo perfetto e ad un ruolo più importante del nostro Presidente del Consiglio, chiunque sia. Voterò si perché guardo alla proposta e non al proponente (come invece son soliti fare molti e come fecero i 5S e in tantissimi nel PD contro Renzi). Voterò si perché questo referendum possa dare la stura a elaborazioni e discussioni utili a raggiungere gli obiettivi che pose Renzi nel 2016. 

Se dovessi preoccuparmi solo che Di Maio, Di Battista e soci non escano sul balcone di Mussolini a gridare abbiamo vinto, voterei senz’altro no. Ma meschini loro che, per semplici motivi di bottega, votarono NO contro Renzi , non voglio essere meschino io.
Salvini? Non pervenuto. Che ci sia o no su questi problemi, nulla cambia. A lui interessano solo i vu cumprà.