Si diceva speranza e si restava in fiduciosa attesa di un dono, un evento benevolo, un amore desiderato. Oggi leggi Speranza e il pensiero va alla delazione, alla denuncia, alla spiata, all’accusa, al tradimento. Il motivo di tutto ciò è molto semplice.

Domenica sera durante la trasmissione su Rai3 a ‘Che tempo che fa’, il ministro della Salute Roberto Speranza, ha annunciato chiaramente di voler incidere sulla vita delle persone per gli aspetti considerati non essenziali..… tra cui le feste private. Come? Evocando lo stato di polizia ha detto “…… aumenteremo i controlli, ci saranno le segnalazioni. Io mi fido molto anche dei genitori e nel momento in cui si dà un’indicazione formale io sono sicuro che la maggior parte delle persone la seguirà”

In definitiva, il governo entra a gamba tesa nella sfera privata dei cittadini, chiarendo di volersi affidare ai vicini di casa ‘spioni’ per mettere un freno alle feste private, data l’impossibilità, per le forze dell’ordine, di controllare le abitazioni di 60 milioni di persone.

Si diceva speranza e si restava in fiduciosa attesa di un dono, un evento benevolo, un amore desiderato. Oggi leggi Speranza e il pensiero va alla delazione, alla denuncia, alla spiata, all’accusa, al tradimento. Ma, come scrive Gramellini questa mattina, la delazione, o segnalazione, come pudicamente la si definisce nella neolingua dei buoni usata appunto anche dal ministro, è una robaccia che sa di Germania Est. Titilla quell’ombra che è presente in ogni essere umano, compresi i migliori: l’invidia, il rancore, il sottile piacere di nuocere agli altri con l’alibi di farlo per il bene di tutti. O anche, più innocentemente, la tendenza a dilatare in buona fede i segnali d’allarme in base ai propri pregiudizi.

la tentazione di «ficcare il naso» nelle case degli italiani, sia pure per prevenire una nuova emergenza da Covid, ha creato parecchia tensione. «La nostra linea è il buon senso — hanno ripetuto i renziani di Italia Viva nelle riunioni riservate —. Cerchiamo di non farci ridere dietro»