A un giudice basta una virgola, messa a caso, per prendere di mira una persona, inchiodarla al muro e esibirla al popolo bue per il gioco della ruota a suon di frutta fradicia e uova marce. 

Un giovane che vuol far politica decide di creare una fondazione che lo supporti per la raccolta di finanziamenti ad uso propaganda politica (congressi, manifestazioni, comunicazioni, pubblicità, campagne promozionali, tutta roba che costa).  Crea una Fondazione alla luce del sole, chiama a raccolta chi può finanziarla, alla luce del sole, registra ogni somma incassata, alla luce del sole, che siano 10 euro o 100.000 euro. Utilizza questi fondi per una attività politica, alla luce del sole. Arriva un procuratore della repubblica e sbatte quel giovane in prima pagina con una accusa che sa di presa per il fondelli. Solo Kafka può aiutarci a capire cosa possa passare nella testa di un procuratore per lanciare accuse generiche. Basta leggere il suo libro più famoso, Il Processo, storia di un uomo arrestato e processato da un’autorità inaccessibile e distante senza che il crimine venga spiegato e disvelato né a lui, né al lettore. 

Nella fattispecie, il procuratore si chiama Luca Turco, l’oggetto dell’accusa è la Fondazione Open, l’accusa è di finanziamento illecito continuato ai partiti e gli accusati Renzi, Lotti e Boschi. Nei suoi sei anni di vita, dal 2012 al 2018, la Fondazione ha raccolto 7 milioni e 205 mila euro. Cifra, ritengono gli inquirenti, «diretta a sostenere l’attività politica di Renzi, Lotti e Boschi e della corrente renziana». Nell’avviso di garanzia si spiega che «Renzi, Lotti e Boschi ricevevano dalla Fondazione Open contributi in forma diretta e indiretta in violazione della normativa sul finanziamento dei partiti».

Vallo a capire questo sistema italiano in mano ad azzeccagarbugli che colpiscono chi agisce alla luce del sole, avendo tutto documentato e registrato, che chiude naso, occhi e orecchi di fronte alla distruzione continuata e costante dei valori di questo Paese, che si pronuncia in modo diverso a secondo che si nasca a Bari o a Lecce  (i tribunali sono pieni zeppi di incongruenze e assurdità), che applica la legge e i suoi cavilli per colpire gli avversari, che, infine, si sostituisce al Parlamento per dirimere questioni che hanno tutto il sapore di vendette personali.