Guarda che il Terminillo è una montagna laziale
non è vero
Guarda che Manzoni è uno scrittore italiano
non è vero
Guarda che il triangolo ha tre lati
non è vero
Guarda che 12 + 12 = 24
non è vero
Questo si sente rispondere, di solito, chi viene percepito come arrogante, presuntuoso e antipatico. Ma, dovrebbe esserci un limite a queste stupide reazioni che, se all’inizio possono risultare democraticamente accettabili, alla fine diventano sinonimo di tracotanza e boria tipica di chi, pur di far dispetto alla moglie o all’amante, si taglia il pisello.
Nel merito:
Esiste il Covid-19 da far tremare i polsi? Si
Esiste un problema economico e sociale che porterà disoccupazione, lacerazioni, conflitti? Si
Non si capisce perché ci si dedichi esclusivamente a inseguire il covid, peraltro in modo incerto, confuso, disordinato e si tralasci tutto l’aspetto economico e sociale. Perché questo è quello che sta avvenendo da un anno. Senza rifare la storia dall’inizio del 2019, furono in tanti a suggerire di fare le elezioni regionali a luglio (se n’è parlato a settembre e il covid ha ripreso a galoppare) e proprio il 22 luglio Matteo Renzi chiese a Conte di riferire in Parlamento circa il programma del Recovery Found (Next generation Eu) vale a dire il programma di spesa di 209 miliardi, di cui una parte a prestito garantito dall’Europa e una parte a fondo perduto. Ebbene, Il presidente Conte non ha mai riferito alle Camere in merito, preferendo fare tutto di nascosto e inserendo un semplice emendamento alla legge di bilancio 2020 (da approvare in pochi giorni) con il quale si disponeva il piano di spesa dei 209 miliardi e una organizzazione parallela al Parlamento preposta alla gestione di tutto il piano. Se non ci fosse tanta ipocrisia, tracotanza e supponenza da parte di certe forze politiche, invece di additare Renzi alla pubblica opinione come lo sfasciacarrozze, avremmo dovuto assistere a una vera rivoluzione con Conte mandato via a pedate. Ma la storiella che in questa fase pandemica non ci si debba dividere, accompagnata all’antipatia verso Renzi, sta creando una situazione guasta, deteriorata, degradata che non promette niente di buono.
C’è solo da sperare che i più avveduti parlamentari si ravvedano ed entrino nel merito dei problemi sollevati da Renzi:
1. Il MES vale 37 miliardi e l’unica condizione è che siano spesi per la Sanità. Il nostro sistema ne ha bisogno e non bastano i 9 miliardi previsti da Conte. Peraltro, i 127 miliardi del Recovery Found (Next generation Eu) hanno condizioni molto più stringenti di quelle previste dai prestiti del Mes.
2. Il Turismo vale oltre il 10% del nostro prodotto interno lordo, perché non mettere qui i 9 miliardi ora destinati alla sanità, considerato che a quest’ultima andrebbero i 37 miliardi di prestiti del fondo europeo Mes?
3. La Mobilità. È mai possibile che nel piano di spesa trapeli una chiara avversità contro l’Alta Velocità? Chi può ancora oggi accettare queste posizioni ideologiche?
4. Il Giustizialismo. Nel Piano predisposto da Conte e che Conte sperava di vedersi approvato con una furbizia da avvocato senza alcuna discussione parlamentare e che, poi, avrebbe gestito con i suoi amici, c’è anche uno sfregio alla nostra Costituzione. Infatti, in esso vengono messi in dubbio i principi di garanzia che la nostra Costituzione prevede.
5. La scuola. Il piano di Conte prevede per la scuola (il più importante investimento per il futuro di un paese) solo 19 dei 209 miliardi.
6. Progetti. Incredibile, infine, scoprire che 88 miliardi del Piano di Conte siano a copertura di progetti vecchi già finanziati che, lasciati a marcire dentro i cassetti dei vari ministeri, non hanno alcuno chiaro collegamento di insieme né una chiara visione comune, ma solo un affastellato di esigenze territoriali, senza connessioni tra loro.
In definitiva, ce n’è abbastanza per dire che il Piano predisposto da Conte, è un piano senz’anima, messo insieme da più mani, nessuna coordinata con l’altra, con gravissime carenze su sanità, cultura, turismo, garantismo, mobilità, progettualità
È colpa di Renzi che denuncia queste deficienze? O non è colpa nostra che non avvertiamo i rischi di una spesa di 209 miliardi fatta male? Possiamo permetterci di indebitare le future generazioni in modo così pesante senza dar loro la speranza che il paese si riprenda e sia così in grado di far fronte ai debiti che stiamo contraendo?