La giostra di falsità e millanterie, di elezioni truccate, di complotti orchestrati ad arte contro Trump, si è fermata con gran dolore e affranto dei bimbadulti che hanno creduto e, dentro di loro, ancora credono, alle smargiassate dell’uomo dalla chioma giallo-oro.

Perché la giostra si fermasse, sono bastate due semplici denunce presentate da due piccole società di software – Smartmatic e da Dominion Voting Systems – le società che producono software per la gestione dei sistemi elettorali, accusate di aver truccato le presidenziali del 3 novembre. Le denunce, come riportano il Washington Post e altri giornali americani, sono state accompagnate da richiesta di risarcimento per danni morali e materiali per cifre astronomiche:  la prima denuncia è partita da Dominion per 1,3 miliardi di dollari contro gli avvocati di Trump, Rudy Giuliani e Sidney Powell; la seconda, per 2,7 miliardi, è arrivata da Smartmatic contro le reti Fox News e Fox Business, i conduttori Lou Dobbs, Maria Bartiromo e Janet Pirro e gli stessi avvocati Giuliani e Powell. 

Nelle redazioni dei giornali che hanno accompagnato con la grancassa le accuse di Trump di voto truccato,  come pure nelle case degli avvocati e dei vari giornalisti amici dell’ex presidente degli USA, è dilagato il panico. Chiaro si presentava lo scenario di un fallimento delle società televisive e di un impoverimento fino all’accattonaggio dei vari personaggi che hanno alimentato, fino all’inverosimile, le accuse di elezioni presidenziali truccate. Ed ora, tutti cercano di correre ai ripari. Frotte di avvocati sono stati coinvolti per arginare le denunce e per evitare fallimenti e accattonaggi. Alla fine, detta frotta di avvocati ha sconsigliato di mantenere al loro posto redattori incriminati di complicità con Trump, ha consigliato di cancellare trasmissioni in cui si parlasse ancora di elezioni truccate e ha redatto un documento da tradurre in un comunicato monocorde e da  trasmettere e leggere in tutti i modi possibili, attraverso canali televisivi e social network.

Il testo recita: le accuse di elezioni truccate riproposte ossessivamente per settimane erano basate sul nulla. Non esiste alcuna prova.