Parafrasando alcune frasi di Ernesto Galli della Loggia e prendendone a prestito altre, mi sento di dire che ad una Sinistra che si sforza di allargare la sfera di ogni libertà individuale delegittimando qualsiasi vincolo che si opponga ad essa, preferirei una destra conservatrice che riuscisse a non operare in senso liberticida, naturalmente, ma puntando a rafforzare tutto quanto avvicina le persone, tutto quanto le aiuta a rendere stabili e psicologicamente sicure le loro relazioni, a farle sentire parti vive di insiemi più vasti. Quindi, ad esempio, proteggendo ogni loro forma d’unione (non necessariamente solo quelle tradizionali) e la maternità naturale, proteggendo il lavoro dipendente, curando gli argini che si oppongono alla disgregazione culturale e dunque favorendo il senso della tradizione, la conoscenza del passato, l’uso della scrittura, la conservazione degli ambienti urbani abitativi e dei paesaggi, il valore della dimensione religiosa al di là di ogni confessionalismo; infine favorendo un sistema d’istruzione capace di tener conto di queste scelte e al tempo stesso in grado di costituire un effettivo ascensore sociale. In definitiva tornerei nel seno di mio padre (nella foto a 25 anni)che mi predicava questi concetti. Ma ….. crescerà mai una destra così?
Nel seno di mio padre
