L’espressione saltar di palo in frasca mi è venuta in mente pensando alle ingiurie di Salvini che ha definito Letta il Palo del sabotatore Conte e, alla risposta, altrettanto ingiuriosa, del PD nei confronti di Salvini invitato a provvedere, in qualche modo, ai pistoleri del suo partito che si comporterebbero come nel Far West. In particolare Letta, rivolto a Salvini, dice: Questo è il linguaggio col quale probabilmente sei abituato a parlare con i tuoi consiglieri facili di pistola, Adriatici a Voghera o Aronica a Licata. A questo si aggiunge una nota del PD: Salvini, evidentemente inebriato dall’atmosfera del Papeete, nega la realtà e si lascia andare a uno scadimento di toni e postura inaccettabile. Certi linguaggi li usi con i suoi dirigenti facili alle armi, magari per indurli alle dimissioni”.
Ritroviamo l’espressione saltare “di Palo in Frasca” anche in Manzoni (I promessi Sposi, cap. XXXVIII) “non che dicesse di no; ma eccolo di nuovo a quel suo serpeggiare, volteggiare e saltar di palo in frasca“.
Noi cittadini comuni, tra il Palo e i Pistoleri, possiamo solo prendere atto che, in effetti, questi partiti che con la Meloni e i 5S si spartiscono quasi l’80% dell’elettorato italiano, non fanno altro che serpeggiare, volteggiare, saltare di palo in frasca e, per dirla volgarmente, cazzeggiare senza alcun costrutto, senza alcuna serietà, senza alcuna logica.
È trasparentemente vero che la politica è stata commissariata non per colpa di Renzi alleato di fantomatici poteri forti ma essenzialmente a causa del cattivo esempio dato da maggioranze improvvisate (come nel Conte 1 con Lega e M5S), abborracciate (come nel Conte 2 con PD e M5S) che hanno prodotto risultati chiaramente insufficienti e oggettivamente necessitati di modifiche, cosa che, per fortuna, sta avvenendo faticosamente ma efficacemente (piano vaccini, piano nazionale di ripresa e resilienza in breve pnrr, decreti sicurezza, giustizia, concorrenza, ambiente, ecc..)
Sarebbe stato logico che con l’avvento del Governo Draghi, le forze politiche predominanti, appunto PD, Lega, FdI e M5S, si mettessero al lavoro con serietà e passione, per prepararsi a governare dopo le elezione del 2023 e, nel frattempo, aiutassero il Governo Draghi a disboscare il terreno dalle troppe incongruenze del sistema Italia per avere, dal 2023, una Italia più facilmente governabile. Invece, lasciano infastiditi e di malavoglia che Draghi sopporti quasi da solo tutto il peso dell’azione di governo e, nel frattempo, si divertono in modo irritante a prendersi a fucilate come i ragazzi di Christopheriana memoria ne La guerra dei bottoni, film diretto appunto da Christophe Barratier che racconta la storia di due bande di ragazzini in lotta fra loro.
Sì, si comportano come ragazzini e, forse peggio, si comportano come coloro che pensano di danneggiare gli altri senza accorgersi che stanno danneggiando anche loro stessi. Di solito questo fenomeno succede agli idioti.