Ieri sera ho assistito, allibito, alla sceneggiata di Michele Santoro contro Paolo Mieli, davanti a un imbarazzato Formigli. Sbraitando e schiamazzando come un pollo in macelleria, ha urlato tutta la sua certezza incrollabile: è l’America di Biden, Obama, Kennedy, Trump, Regan, Bush, il male del mondo. È Biden che deve fermarsi e lasciare in pace la Russia, lasciando intendere, con questo, che quello in corso è uno scontro di civiltà tra il bieco capitalismo occidentale e le nobili tradizioni di Santa Madre Russia.

Ho l’impressione che Santoro e altri come lui abbiano acquisito un DNA particolare che giustifica tutto ciò che viene da Est (Cina e Russia) e criminalizza tutto ciò che viene da Ovest (Occidente).
Di conseguenza, per lui è superfluo che, nel 2022, Putin abbia stracciato ogni diritto internazionale invadendo uno stato sovrano (a proposito, non c’è alcuna ragione al mondo per tale operazione criminale). Di conseguenza, non vede che, con la motivazione di voler eliminare alcuni personaggi ucraini poco raccomandabili (la chiamano denazificazione), i russi stiano radendo al suolo intere città e massacrando la inerme popolazione civile. Di conseguenza non vede che nessuno dei paesi confinanti con la Russia ama allearsi con la Russia stessa. Di conseguenza, non vede che la quasi totalità dei profughi ucraini non è fuggita verso la Russia di Putin ma in Polonia, Italia, Francia, USA, Inghilterra.
Secondo Santoro, 43 paesi democratici che rappresentano la civiltà in questo disastrato mondo sarebbero solo dei servitori dell’America e non rappresentanti di popolazioni acculturate e sviluppate. Secondo Santoro, Ucraina, Serbia, Georgia, Svezia, Finlandia, Bosnia, dopo Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Slovenia già entrate, vogliono far parte della Nato non per sentirsi più liberi e protetti ma solo perchè affascinati dagli idoli creati dall’Occidente, come il denaro e il lusso. (Santoro confonde questi umani desideri con il sano concetto di migliori condizioni di vita).
Santoro deve essere rimasto fulminato dalle parole del patriarca ortodosso Kirill che utilizza questi argomenti farcendoli con satanismo e nazismo. Peccato che Santoro e quelli come lui non sappiano che il patriarca ortodosso Kirill era un agente segreto del KGB, possiederebbe una villa in Svizzera e una sul Mar Nero accanto a quella del compare Putin, oltre a un patrimonio personale stimato dagli oppositori in 4 miliardi di dollari, ottenuto con generose percentuali sul commercio di alcol e tabacchi.
I fumi del comunismo impossibile, già condannato dalla storia e dalle pratiche quotidiane, essendo l’uomo fatto in un certo modo, offuscano la mente di Santoro e gli impediscono di avere una visione chiara delle vicende umane dove la libertà, per le persone coscienziose, vale molto di più di un pezzo di pane e per essa vale la pena di morire.