Con il quesito numero 1, votando SI, si tende a cancellare  la legge Severino che prevede 

  1. l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per chi è stato condannato in via definitiva per alcuni tipi di reato, dalla mafia al terrorismo a quelli contro la pubblica amministrazione. Ha valore retroattivo e prevede, anche a nomina avvenuta regolarmente, la sospensione di una carica comunale, regionale e parlamentare se la condanna avviene dopo la nomina del soggetto in questione. 
  2. ….per coloro che sono in carica in un ente territoriale basta anche una condanna in primo grado non definitiva per l’attuazione della sospensione dagli incarichi…

Voto sì perché il caso a) è coperto dal codice penale, non c’è bisogno della legge Severino. Viceversa, il caso b) è un insulto alla civiltà. La cronaca ci dice che molti condannati in primo grado risultano, poi innocenti. 

Con il quesito numero 2, votando SI, si tende a evitare la carcerazione preventiva per reati minori. 

Voto sì perché la carcerazione preventiva è una misura di estrema gravità, pensata per crimini gravi e violenti, che viene spesso usata, invece, con sconcia indifferenza per la vita degli imputati e dei loro familiari. 

Con il quesito numero 3, votando SI, si vuole la separazione delle carriere,

in particolare, si chiede l’abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono a un magistrato di passare dalle funzioni di pubblico ministero a quelle di giudice, e viceversa. 

Voto sì perché la storia degli ultimi decenni dimostra una chiara vicinanza tra il magistrato inquirente (accusa) e il magistrato giudicante che deve emettere la sentenza. L’imputato ha diritto di trovarsi di fronte a un giudice terzo, imparziale in tutti i sensi: deve essere al di sopra di chi accusa e di chi difende.

Con il quesito numero 4, votando SI, si vuole consentire che, nella  valutazione dei magistrati, intervengano alche avvocati e professori e non solo magistrati.

Voto sì perché per evitare che il magistrato che giudica si senta soggetto solo alla valutazione dei magistrati inquirenti (da qui la vicinanza di interessi).

Con il quesito numero 5, votando SI, si vuole evitare che ci si possa candidare alla elezione, per entrare nel Consiglio Superiore della Magistratura, solo dopo una raccolta di firme per il CSM.

Voto sì perché è di tutta evidenza come il sistema di raccolta delle firme favorisca la formazione di correnti che tanto male stanno facendo alla magistratura.