Dagli USA arrivano notizie sconcertanti, ma neanche tanto inattese, circa la corruzione di uomini e partiti ad opera della Russia di Putin a partire dal 2014, anno in cui Putin tolse il freno a mano, abbandonò il G7+1 (+1 era la Russia), invase la Crimea e mise la quinta per affermare il suo imperialismo nel mondo a ricordo di Caterina Prima la Grande. I finanziamenti – ovviamente – avevano l’obiettivo di “manipolare la democrazia dall’interno”.
Stiamo andando al voto. Occorre trasparenza prima del 25 settembre. La trasparenza è la prima regola di una democrazia, l’unica che rende i cittadini sovrani. Lo ha scritto più volte Norberto Bobbio: gli arcana imperii appartengono ai regimi assolutisti, come quelli che – in questo caso – hanno cercato di condizionare venti Paesi attraverso finanziamenti occulti. Citando Immanuel Kant, Bobbio sosteneva che «perché l’uomo diventato maggiorenne possa fare pubblico uso della propria ragione è necessario che egli abbia una conoscenza piena degli affari di Stato. Perché egli possa avere una piena conoscenza degli affari di Stato, è necessario che il potere agisca in pubblico». Oggi, perché i cittadini possano formare il loro convincimento e scegliere il 25 settembre chi designare alla guida del Paese, è necessario stabilire sin d’ora che la trasparenza sull’eventuale dossier statunitense sia totale: la conoscenza completa degli atti permetterà a ogni italiano di valutare, criticare, discutere e raggiungere un’opinione su chi votare”.