Per chi non conoscesse i fatti, due anni fa, Saviano diede alla Meloni della BASTARDA (figlia illegittima di “buona donna”, o anche, mascalzone, delinquente). Meloni querelò Saviano e ieri si è andati a processo.
Due anni fa Meloni era una deputata di una forza politica marginale. Oggi è premier, e per me, bene farebbe a ritirare la querela dall’alto della sua posizione. Lo deciderà lei. Lei è stata insultata.
Quello che è inaccettabile è il fatto che Saviano stia mettendo tutta la querstione in termini di illiberalità, cioè, se la premier non dovesse ritirare la querela, per Saviano sarebbe la dimostrazione che viviamo in una democratura (democrazia illiberale).
È innaccettabile perché 1. il tribunale chiamato a decidere la questione è un potere terzo, fino a prova contraria. 2. Ammesso e non concesso che i giudici di Roma fossero dei pavidi di fronte al potere politico (cosa del tutto improbabile), non è scritto in nessuna tavola delle leggi terrene e divine che un cittadino, fosse lui uno scrittore o un giornalista o un impiegato o un parrucchiere, possa impunemente confondere tra critica, la più feroce, e l’insulto gratuito che coinvolge madre padre figli della persona oggetto dell’insulto