Non ho mai avuto simpatie per De Benedetti. Ho potuto constatare, quando operavo nel settore industriale, come lui amasse sfruttare lo Stato in ogni forma possibile. Come imprenditore, era impresentabile. Come mestierante politico, ha sopperito alle sue incapacità imprenditoriali. Non ho mai condiviso il suo pensiero specialmente nei suoi attacchi sgangherati contro Renzi, questo fino a stamattina, quando, sgranado gli occhi, ho letto una sua dichiarazione:

«Il Pd — dice Carlo De Benedetti — è un partito di baroni imbullonati da dieci anni al governo senza aver mai vinto un’elezione. La segreteria Letta è stata un disastro… in campagna elettorale Letta non ha saputo indicare una sola ragione per cui si dovesse votare il Pd, ma solo ragioni per non votare gli altri.

Ma ora ha un’occasione: candidare la Moratti. Le riconosco professionalità, capacità, onestà, passione, ambizione: tutte qualità. Sono sicuro che un candidato del Pd non vincerebbe mai. Mentre contro Attilio Fontana la Moratti può farcela. Se il Pd la appoggiasse, secondo me ce la farebbe. I militanti del PD lombardo straccerebbero la tessera? Perché non l’hanno fatto quando il loro partito governava con Salvini? E ora fanno gli schizzinosi? Come mai questo pudore improvviso?»

Il PD è un disastro. Ora lo dicono tutti, ora lo dice anche il suo fondatore De Benedetti. Ma la ditta ex comuista continua la narrazione che il PD starebbe in queste condizioni per colpa di Renzi. Il tempo è galantuomo. Il PD è un disastro per colpa di baroni imbullonati al potere e guarda caso i baroni sono sempre gli stessi: Speranza, Bersani, Orlando, Cuperlo, Provenzano ……. Se vanno via loro, definitivamente, si riapre una speranza, altrimenti, sparirà. Punto