l Comitatone dem, l’organismo che riscriverà il patto fondativo del PD, diventa un processo al Manifesto dei valori del 2008 del primo segretario, Valter Veltroni e lo fa a pezzi: “Ordoliberista”, “datato”, “scritto male”. Speranza, Urbinati, Saraceno, Orlando si scatenano e strapazzano il povero Valter. In sala l’atto di accusa al Manifesto del 2008 trova eco in molti interventi. Da Annamaria Furlan a Susanna Camusso, alla segretaria dei giovani Caterina Cerroni, a Enrico Giovannini, al sindaco di Bologna Matteo Lepore. Marina Sereni prova a difenderlo, ma resta una voce isolata. Il manifesto veltroniano viene abbattuto anche sul piano stilistico. “È scritto male”, dicono in molti. E si chiede agli scrittori presenti o collegati da remoto – Maurizio De Giovanni, Viola Ardone, Giulia Blasi sono tra i componenti – di dare una mano perchè sia più leggibile.

Esistono ancora i riformisti nel PD e, se si, che ci restano a fare, le belle statuine??? Come tali, li biasimerei perché sui valori non si può transigere.