Patto SuperAtlantico. Sulle armi all’Ucraina Meloni fa blocco con Pd e Terzo Polo. Giuseppi Conte resta isolazionista ed egoista. Da ciecopacifista, tutto cuore e niente cervello, oppure da opportunista, tutto cervello e niente cuore, per acquisire consenso presso coloro che hanno paura, grida pace sulla pelle degli ucraini che intendono morire piuttosto che arrendersi a Putin. Più che un pacifista Conte è diventato un Putiniano. Non c’è da meravigliarsi. Ha cambiato idea decine di volte, con inversioni a U, impressionanti.
Ecco un breve excursus delle sue malefatte ideologiche.
Armi all’Ucraina
È noto a tutti come Giuseppi abbia sottoscritto 5 decreti per l’invio di armi all’Ucraina, alcuni quando era Presidente del Consiglio, altri quando era in maggioranza nel governo Draghi.
Poi, per evitare che Di Maio gli distruggesse il M5S, quindi per meri calcoli elettorali, nella primavera del 2022, ha iniziato con le sue lamentele che, insieme ad altre scuse, hanno portato alla caduta di Draghi. Il 10 settembre 2022, ha assunto le vesti del populista sudamericano: “Altri miliardi per le spese militari mentre famiglie e imprese non ce la fanno? La risposta è no”.
Solo due giorni dopo, il 12 settembre, di fronte alla controffensiva vincente di Kiev, dichiarare: “Sin dall’inizio eravamo consapevoli che non ci si può difendere con le mani nude da una tale aggressione. È per questo che abbiamo acconsentito all’intensificazione del livello di sanzioni e anche all’invio di aiuti militari”. (12 settembre 2022)
Sì al campo largo con il Pd, anzi no
“In politica pensare di governare da soli, anche se io me lo auguro, è improbabile. Una prospettiva di lavorare domani con altre forze politiche come il Pd ci può stare”. Testuale, in diretta tv dagli studi Rai di mezz’ora in più, nell’assolata domenica dello scorso agosto, campagna elettorale.
Non passa molto dalla fine dell’intervento tv che l’ex presidente del Consiglio twitta il suo ripensamento: “Mi spiace deludere qualche titolista, qualche giornale, ma credo che il mio pensiero sia stato forzato e travisato. Nelle condizioni attuali con i vertici nazionali del Pd folgorati dall’agenda Draghi non potremmo nemmeno sederci al tavolo”. (22 agosto 2022)
Decreti sicurezza
Il 24 settembre 2018, Giuseppi, illustrando i decreti sicurezza appena approvati in Consiglio dei ministri, dichiarò: “È un sistema che non scardina affatto il quadro degli impegni internazionali e delle tutele dei diritti fondamentali”.
A tre anni dall’approvazione delle norme (30 agosto 2021): “I decreti sicurezza hanno messo per strada decine di migliaia di migranti dispersi per periferie e campagne. Salvini da ministro dell’Interno sui rimpatri e sull’immigrazione ha fallito. È un dato di fatto”.
Vaccini obbligatori
Prima favorevole ai vaccini obbligatori per gli over 50: “Per consentire la più ampia realizzazione della campagna dobbiamo spingere per l’obbligatorietà in tutte quelle situazioni in cui ci sono assembramenti, in prospettiva anche nei luoghi di lavoro”. (3 settembre 2021).
Poi contrario: “A gennaio scorso questo governo (Draghi) ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni, ho chiamato Draghi dicendogli: state sbagliando, rischiamo di rompere un patto sociale. Non mi hanno ascoltato”. (22 settembre 2022)
Ditemi voi se non è un quacquaracquà.