Ho tanti troppi anni per non aver vissuto la tragedia del rapporto tra politica e magistratura che tanti risultati devastanti ha determinato, attribuibili, va detto, ad entrambe le categorie: le prime, insensibili alle esigenze di trasparenza ed onestà nel rincorrere il consenso popolare, hanno reso inaccettabili e indigeribili le commistioni e le corruttele con la parte peggiore del Paese; le seconde, con in testa le procura di Milano e Palermo, pronte a dar vita al più grande e pericoloso populismo che la storia ricordi, da Masaniello in poi, hanno determinato uno stravolgimento dello scenario politico; sono nati movimenti (dall’Italia dei Valori di Di Pietro al M5S di Grillo fino all’Italia cheguarista di Conte) che si richiamano, in modo confuso, solo a concetti etici, ignari totalmente della complessa gestione politica economica sociale e giuridica di una Nazione.
E assistiamo, oggi, a diverbi tra media, movimenti, partiti, magistrati che se non comportassero seri problemi per i cittadini, sarebbero da osservare con indifferenza e imbarazzo: da una parte, troviamo un rispettabile signore di nome Nordio, già magistrato pubblico ministerio serio e rispettato fino a tre mesi fa, che vuoi ripristinare un serio rapporto tra pm e politici che sia rispettoso delle norme costituzionali e del buon vivere, e dall’altra, una aggregazione di magistrati che non vogliono perdere il potere acquisito dal 1994 in poi, accompagnata questa dal trombettio di certa stampa che, da gran maestra dell’arte tragicomica, ha saputo lucrare sulle suddette contrapposizioni, stando ben attenta ad operare in appoggio dei pm (è bene tenerseli buoni); più facile maltrattare e calpestare i politici con il paravento dei fascicoli giudiziari comunque approntati, buoni o fasulli che fossero, tanto un avviso di garanzia non si nega a nessuno e una diceria su chi si vuol colpire val bene una messa.
Peraltro, si dimentica di dire che da noi si intercetta il doppio delle persone intercettate in Francia, Germania e Inghilterra messe assieme. Ma a Parigi ci sono state le stragi islamiste e a Londra si ripulisce il doppio del denaro fatturato qui dalla mafia