Credo che Luciana Littizzetto (in in merito ai ragazzi che hanno sparato proiettili di gomma contro un’insegnante) abbia superato il limite della ragionevolezza portandosi al limite del reato penale. In concreto, ha dichiarato che: “Se il professore riesce a essere empatico, non gli sparano con la pistola ad aria compressa” come a dire, simil similitudine, che se un professore non risulta simpatico, è normale che gli sparino in faccia, e a seguire, se un genitore…, e poi se un poliziotto… e poi..se un giudice.ecc… gli esempi sono infiniti.

Più in particolare la signora Luciana ha, sì, stigmatizzato il gesto (“Il gesto è assurdo e violento”) ma nel più becero argomentare degli ignoranti frequentatori abituali di bettole, ha aggiunto: “...però la gestione della professoressa non so se è stata utile. …. Sicuramente la docente non è riuscita a entrare in sintonia con gli studenti, scatenando questa aggressività, assolutamente da punire. .ma ….. l’empatia, è quel qualcosa che fa intuire ai ragazzi che li ami, che sei lì perché ti piace, ti interessa veramente quello che pensano. Se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa“.

La Littizzetto sta, in pratica, giustificando l’atto vandalico ingiustificato perché “Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci sono ma”. Non c’è giustificazione che tenga.Peraltro, questa signora non è un cittadino qualunque. Partecipa, pagata da noi, a una trasmissione televisiva di successo seguita da molti italiani.

Mi auguro che la Rai prenda provvedimenti di sospensione della signora dal servizio pubblico, il tempo almeno di meditare sulla sesquipedale castroneria detta. La Magistratura dovrebbe chiarire se c’è il reato di istigazione a delinquere.