È un anno dacché un capo di stato (Putin), invece di far valere diplomaticamente i diritti della popolazione russofona residente in Ucraina, ha preferito stracciare trattati internazionali, e allestendo un’offensiva militare con carri armati, artiglieria e aerei da combattimento, ha invaso una nazione vicina (l’Ucraina). Questa ha reagito per difendersi in nome di un concetto semplicissimo: libertà nel proprio paese.
Io mi ritrovo stranito, confuso, strambato. Ho scoperto, si, ho scoperto quanto profonde siano l’ipocrisia, la malversazione e la disonestà intellettuale insite in molti personaggi italiani.
Da una parte, osservo il personaggio Berlusconi. Ha governato per decenni in nome della Libertà, creando un movimento politico che aveva il favore del 50% del popolo italiano chiamato proprio Popolo delle Libertà. Oggi, non so se demente o confuso o venduto o ricattato, dileggia il desiderio di libertà del popolo ucraino e lo vorrebbe sottomesso. E osservo il personaggio Salvini, politicamente nato alla corte di Miglio e Bossi nel nome delle autonomie dei popoli. Oggi nega là possibilità di autonomia del popolo ucraino. E osservo Giuseppe Conte e … dico che è un ottimo avvocato che può difendere chiunque, basta allestire il fascicolo a secondo delle convenienze.
Credevo, pur nelle differenze politiche, fossero attaccati alla libertà, ai diritti, alla democrazia e invece si sono mostrati così vulnerabili al richiamo della foresta putiniano.
Dall’altra, osservo personaggi con cui credevo di condividere alcuni valori di fondo e che invece da un anno non dicono una parola sulle fosse comuni di Bucha, sul martirio di Mariupol, sulle stanze della tortura allestite dai mascalzoni delle milizie Wagner al soldo di Putin, sugli ospedali pediatrici bombardati, sulle case civili devastate, sulle deportazioni in Russia dei bambini, sull’attacco martellante alla popolazione civile. Questi Personaggi, non so se per autoaccecamento, per una forma di preoccupante narcosi intellettuale, per paura o perché a libro paga di Putin, cadono nella trappola della più grossolana propaganda putinista. Oltre a negare i massacri di Bucha, non vedono che Putin non colpisce nessun obiettivo bellico, ma solo la vita dei civili. Di più, non leggono o fingono di non aver letto i documenti ufficiali sottoscritti da Putin. In essi viene affermata la volontà di ricostruire l’unione dei territori sovietici (Polonia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Moldavia, Ungheria, Lituania, Estonia, Lettonia), in un delirio imperiale che non può avere alcuna giustificazione nel terzo millennio e con tante immani tragedie disseminate nei secoli trascorsi.