Un interessante articolo di Raffaele Marchetti fa riflettere su un fatto incontestabile: “l’Italia Geografica sta stretta agli Italiani. Da qui una diaspora infinita”.

Sembrerebbe una frase assurda se non si considerasse il fatto che pochi paesi al mondo hanno subito la diaspora subita dall’Italia: in Italia vivono 60 milioni di Italiani. Da un esame demografico della nostra gente risulta che ci sono più «italiani» fuori dall’Italia che in Italia. Mettendo insieme gli iscritti all’Aire, gli aventi diritto alla cittadinanza e la restante parte degli oriundi ci si rende conto che la comunità all’estero è significativamente più numerosa di quella sul territorio nazionale. Si stima che soltanto tra Brasile e Argentina la comunità degli oriundi conti circa 60 milioni di persone, ai quali andrebbero aggiunti i 20 milioni di italo-americani e i milioni di italo-canadesi, italo-australiani etc. In totale, la diaspora italiana ha riguardato circa 150 milioni di persone.

Se si ragionasse in questi termini, cioè guardando a tutta la comunità italiana nel mondo (circa 210 milioni di persone), la smetteremmo di rinchiuderci nei nostri confini geografici e abbracceremmo quelli dell’intero pianeta con benefici politici economici e sociali “di ritorno” di rilevante importanza. Purtroppo, i sovranisti guardano al troppo poco che abbiamo in casa e tralasciano il tanto-molto che c’è nel mondo.