Il settimo giorno, convinta di aver chiarito con tutti, amalgamato tutto, insomma, fatto un buon lavoro, Elly Schlein riposò. Nei (sei?) giorni precedenti si era dedicata a formare la squadra di governo del partito, e attraverso un canale social distinto da quello del PD, aveva comunicato il risultato del suo lavoro. Uno dei risultati è la nomina, in segreteria per i problemi ambientali, di un’ ingegnere, Annalisa Corrado, da sempre contraria al termovalorizzatore voluto dal sindaco di Roma, e che delle campagne a favore dell’ambiente ha sempre fatto il suo marchio di fabbrica.
Nel suo giorno di riposo, le sarà andato il caffè di traverso nel leggere una intervista chiaramente provocatoria di Bonaccini: “Se Roma non realizzerà il termovalorizzatore, sarà in pericolo”. D’altra parte, Bonaccini non poteva esimersi dall’intervenire, dal momento che il PD, a grande maggioranza degli iscritti, ritiene la realizzazione di un termovalorizzatore nella Capitale, capace di smaltire 600 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno, elemento importante del programma in base al quale Gualtieri fu eletto sindaco di Roma.
Luna di miele finita perché sarà difficile per gli iscritti del partito digerire una giravolta a 360 gradi del loro programma, come sarà difficile per la nuova responsabile per l’ambiente, la suddetta Corrado, cambiare idea rispetto a tutto ciò che ha scritto per anni e per cui si è tanto battuta. Queste alcune dichiarazioni da lei sottoscritte: “Con il termovalorizzatore non si risolve il problema della discarica, al contrario di quanto dice il sindaco, dalle 600mila tonnellate inviate al forno usciranno almeno 120mila tonnellate di ceneri da collocare in discarica. La fake più fake di tutte è che sarà un impianto a emissioni zero e che sarà pronto prima del Giubileo”.
Dopodiché, lancia il guanto di sfida. La neo responsabile ambiente del Pd invita Gualtieri a un confronto pubblico per rivedere il progetto del termovalorizzatore. Siamo alle mani. Sul ring, il Gualtieri di un vecchio PD governista tramortito e la Annalisa Corrado, movimentata alla 5S, infiltratasi nel novello PD.