Non è blasfemia dire che: La religione è il giocattolo degli uomini. È la verità.
Ieri si è celebrata la Pasqua ortodossa. I cristiani ucraini e russi hanno sempre vissuto questa festa con un entusiasmo particolare, sconosciuto in Occidente. La liturgia coinvolge il popolo. Nella notte di Pasqua, le tante candele dei fedeli illuminano la chiesa, manifestando la sconfitta della «notte», il mondo oscuro dell’esistenza e della storia.
Ma ieri, gli uomini hanno mostrato il volto oscuro della loro coscienza, se esiste. Nella cattedrale del Cristo Salvatore, Mosca, blindata oltre ogni limite di sicurezza, con i fedeli scelti uno ad uno e perquisiti ben tre volte prima di entrare in chiesa, il patriarca Kirill ha iniziato a officiare la veglia della Pasqua russa ortodossa circondato da agenti del Servizio federale di protezione incaricato di salvaguardare la sicurezza dei vertici della Federazione russa. In un cantuccio, vestito scuro, cravatta color porpora, una candela rossa in mano, c’era Vladimir Putin.
Christos voskrès, “Cristo è risorto”, annunciava Kirill. Voistinu voskrès, “Davvero è risorto”, rispondeva Putin all’unisono con gli altri fedeli, ma a debita distanza. Il risvolto di questa scena sta nel fatto che, mentre Putin si faceva ripetutamente il segno della croce, bombe cadevano sulla chiesa ucraina di Komyshuvakha nella provincia meridionale di Zaporizhzhia, distruggendola.

Sono questi eventi che fanno, della religione, un giocattolo.
Quando nel 2009 Kirill divenne patriarca di Mosca e di tutte le Russie, tenne un discorso nell’imponente cattedrale di Cristo Salvatore (ricostruita nel 2000 dopo che Stalin l’aveva fatta saltare nel 1931). Disse che su di lui, come patriarca, cadeva la responsabilità di tenere uniti i popoli ortodossi dell’ex Urss. Putin, allora primo ministro, era lì e ascoltava accanto al presidente bielorusso Lukashenko e al presidente russo Medvedev. Oggi, nonostante lo spirito del popolo a Pasqua sia lo stesso, l’ortodossia è lacerata, incapace di una sua voce di fronte alla guerra. Il patriarca Kirill si preoccupa solo di dare appoggio all’azione di Putin, chiamando satanisti gli ucraini ortodossi. Di contro si consolida l’atteggiamento patriottico delle diverse Chiese ucraine. L’ortodossia è in frantumi. Dall’inizio della guerra, molte chiese ucraine già fedeli al patriarca russo sono passate alla Chiesa autocefala (non riconoscono più Karill). Tutte le altre, numerose, sono attraversate da divisioni e in condizioni precarie. Talune chiese ex russe, come la cattedrale di Leopoli, sono state occupate con la forza e poi, con un voto di gente radunata in chiesa, annesse alla Chiesa autocefala. Il governo ha tolto il millenario monastero delle grotte di Kiev alla Chiesa ucraina (ex russa).
È cosi che l’albero della cristianità viene sempre più a frantumarsi: sicuramente, stiamo assistendo a un’altra delle tante scissioni che hanno costellato il mondo cristiano per volere, determinazione scientifica, arroganza, sete di potere degli uomini di governo. Il Verbo di Cristo calpestato e sbriciolate in un lessico dialettico incomprensibile.
Nei due millenni seguiti alla nascita di Cristo è stato sempre così. Si è discusso sulla natura di Gesù, il trinitarismo, l’anti-trinitarismo, l’autorità della successione apostolica, l’escatologia (destini ultimi dell’uomo e dell’universo), la conciliarità o il primato papale, le credenze, le pratiche e i legami storici molto simili, come il cristianesimo orientale o occidentale. Oggi, due 2,4 miliardi di credenti si ritrovano racchiusi in centinaia di gruppi ad uso e consumo dei potenti di turno. Nel grafico, i gruppi più importanti


Quanto descritto per il Cristianesimo vale anche per l’Islam. Anche qui si è discusso sulla natura del Corano (creato o increato), il problema della successione del capo politico o religioso (riferimento unico a Maometto o a una gerarchia religiosa) e altri riferimenti vari che hanno determinato, come mostra il grafico che segue, centinaia di sottogruppi.

Anche tutte le altre religioni hanno subìto gli stessi devastanti effetti. E si è giunti a contare fino a 33.000 gruppi religiosi nel mondo. Di seguito sono riportati alcuni dati per i gruppi più numerosi.



Dio non ha bisogno di pubblicità.
Basta guardare anche solo l’universo visibile o un picco granellino di sabia per comprendere che il Creatore, chiamatelo come volete, esiste.
Se comandasse su l’essere umano vivente , nel bene o nel male, sarebbe un dittatore come Putin, forse peggio.
Inoltre, senza Dio il mondo sarebbe una palla di merda e merce per scarafaggi.
L’essere umano ha sempre cercato Dio e quando non lo ha trovato se l’è creato rubando alla natura o all’universo qualcosa di prezioso da adorare.
Per questo,
Putin, come altri, ha scelto una orrenda maschera che non ha niente in comune con il Dio della vita.
Lui ha scelto la Morte.
Pagherà o non paghera ?
Risposta:?
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